Nei mesi che hanno preceduto le vacanze estive sono venuti al pettine tutti i nodi irrisolti che interessano il nostro settore e le criticità che ci trascinano da troppo tempo.
L’attenzione dell’Amministrazione e dei sindacati è stata rivolta esclusivamente a POER, Posizioni organizzative ed incarichi di responsabilità ai quali, attraverso accordi, verbali di intesa e quant’altro, si destinano ingenti risorse sottratte, nel caso degli incarichi di responsabilità, al fondo di tutti i lavoratori già falcidiato da anni di tagli che non solo lo hanno reso sempre più misero, ma che hanno minato alla base il legame tra obbiettivi raggiunti e salario accessorio; rendendo evidenti, nei fatti, tutte le false promesse della propaganda meritocratica di questi ultimi anni.
Anche le risorse fisse, utili per fare progressioni economiche, sono praticamente esaurite: quando sarà conclusa la terza tranche questo istituto, necessario per far avanzare un minimo le nostre retribuzioni, rischia di diventare lettera morta se non stabilizziamo quote del nostro salario accessorio e se non otteniamo la revisione dell’ordinamento professionale.
Nel frattempo, dopo aver perso l’occasione di trovare soluzioni a questi problemi con il CCNL che, in particolare, non ha regolato la parte relativa all’ ordinamento professionale, alle Dogane cambiano le procedure di selezione per le progressioni economiche con l’introduzione delle pagelline (già collaudate anche alle Entrate con la precedente tornata degli sviluppi economici).
In mancanza di regole la strategia delle Agenzie e dei sindacati firmatari è chiara: si punta ancora a dividere il personale, salvando pochi dai tagli al salario accessorio con il sistema degli incarichi e mettendo tutti sotto ricatto dei sistemi di valutazione.
La questione dei tagli al salario accessorio e della stabilizzazione delle risorse deve trovare riscontro nelle Convenzioni che dovrebbe essere il momento più alto di confronto tra vertici dell’Agenzia, autorità politica e sindacati. Ed invece siamo arrivati a settembre con obbiettivi già ampiamente in lavorazione e, nel disinteresse generale, quel confronto ancora non si è aperto.
Nel frattempo l’USB attraverso la mobilitazione messa in campo nei mesi precedenti è riuscita ad ottenere per il 26 settembre la convocazione all’Aran sul tema dell’ordinamento professionale delle Funzioni centrali che il CCNL aveva eluso e rinviato sine die.
In quell’occasione avanzeremo la nostra proposta di ordinamento professionale volta a superare la barriera tra le aree attraverso la proposta di area unica e a dare ai lavoratori della III area una prospettiva che superi la logica degli incarichi fiduciari pagati con le risorse di tutto il personale.
Insomma le questioni sul tappeto sono tante e in una parola sola attengono al FUTURO delle agenzie fiscali, alla necessità di avere un progetto di rilancio del Fisco che non può che avvenire investendo sul personale.
Si riparte da questi temi che tutti insieme dobbiamo avere la capacità di imporre al dibattito sindacale per evitare che la rassegnazione venga metabolizzata e si acuiscano nel nostro settore quelle insopportabili diseguaglianze tra chi sta in alto e chi sta in basso.