Ancora una volta le drammatiche condizioni abitative che interessano decine di migliaia di persone nel nostro paese fanno gridare all’emergenza, ma non trovano soluzione.
A Roma, in particolare, città in cui sono 50mila i senzatetto e più di 8mila gli sfratti esecutivi, di cui circa l'80 per cento per morosità, abbiamo avuto riprova dell’incapacità politica degli amministratori comunali ad assumere un atteggiamento responsabile sulle politiche abitative proprio sul finire di questa consigliatura, con l’approvazione di un Piano regolatore che garantisce gli interessi dei poteri forti e l’ennesimo rinvio della votazione su un ordine del giorno firmato dall’intera maggioranza, strappato grazie alle numerose mobilitazioni dei movimenti per il diritto all’abitare.
Incontrando una nostra delegazione, il Prefetto Mosca ha affermato che la questione casa non può diventare un problema di ordine pubblico. Ma ci siamo vicini!
In assenza di qualunque tutela di tipo legislativo, in questi mesi stiamo presidiando le abitazioni di numerosi sfrattati e ci stiamo contrapponendo agli ufficiali giudiziari e ai proprietari, ma sono decine, anche tra le cosiddette categorie protette, le persone che sono state sbattute brutalmente fuori di casa.
È evidente che l’interlocuzione politica non è adeguata alla gravità della situazione ed è per questo che la mobilitazione per il diritto all’abitare deve diventare permanente.
Martedì 19 febbraio alle ore 14 saremo in presidio a Piazza Montecitorio, in occasione della seduta della Camera che discuterà del decreto mille-proroghe, per reclamare l’immediato blocco degli sfratti.
All’iniziativa aderiscono il Coordinamento cittadino di lotta per la casa e il Comitato Obiettivo casa.