Pubblicate anche in Sicilia, con “soli” due mesi di ritardo rispetto alla conclusione della seconda fase concorsuale, le tanto famigerate quanto attese “griglie di valutazione” della prova scritta del concorso a cattedra per docenti (D.D.G. 82/2012).
Ovviamente non si può che contestare, in Sicilia come altrove, la pubblicazione, postuma e tardiva, di criteri su base regionale assolutamente variabili a seconda degli “umori” delle singole commissioni giudicatrici, in base ai quali prove identiche su base nazionale saranno valutate in maniera divergente a livello locale.
Il margine di discrezionalità con cui le commissioni d’esame hanno “integrato” i criteri generali stabiliti a livello nazionale è talmente tanto ampio che creerà, prevedibilmente ed inevitabilmente, grossolane ed evidenti differenze nella valutazione dei medesimi quesiti posti ai candidati. Sarà così che un elaborato giudicato positivamente in Lombardia, ad esempio, potrebbe essere valutato come insufficiente in Sicilia o buono in Sardegna, secondo logiche arbitrarie e soggettive che nulla hanno a che vedere con la tanto propagandata “trasparenza” che interesserebbe un concorso in cui, a causa dell’inefficienza e dell’inettitudine dei cosiddetti “tecnici”, non si è stati in grado neanche di prevedere i nefasti effetti della riforma Fornero, “promettendo” un numero di posti inesistenti per le future immissioni in ruolo.
Nessuna commissione ha ritenuto opportuno (come da Avviso ministeriale) “giustificare le ragioni dei cambiamenti apportati” ai criteri proposti in sede nazionale (per quanto risultassero generiche le sole “categorie” di “pertinenza”, “correttezza linguistica”, “completezza” e “originalità”) e risulta quantomeno singolare, come segnalatoci da alcuni iscritti, la modalità con cui la commissione siciliana dell’ambito disciplinare 9 (A043 Italiano, Storia e Geografia - A050 Materie letterarie negli ist. di II grado - A051 Materie letterarie e Latino nei Licei e nell'ist. Magistrale - A052 Materie letterarie, Latino e Greco nel Liceo Classico) ha elaborato la propria griglia di valutazione, a prova di calcolatrice, introducendo addirittura la valutazione dei singoli quesiti in decimi (unico caso, al momento, in Italia, da quanto ci risulta), infine arrotondati (visto che “Ad ogni quesito verrà attribuito un punteggio intero da zero a dieci). Non si comprende bene, infine, come mai in molte delle griglie proposte dalle varie commissioni per le correzioni, si valutino o valorizzino criteri non richiesti direttamente dalle tracce proposte su base nazionale ai candidati: dai riferimenti a “sperimentazioni” didattiche laddove si richiedeva un commento ad una citazione, alla valorizzazione di veri e propri “itinerari” didattici non richiesti dai quesiti.
In Sicilia si mostra con più evidenza che in altre regioni il carattere farsesco di un concorso che per concludersi entro il 31 agosto non potrà che trasformarsi in un percorso raffazzonato contrario a qualsiasi elemento di chiarezza e trasparenza. Siamo sicuri, purtroppo, ancora una volta, che questa procedura continuerà a riservare sorprese e a testimoniare che in questo paese la scuola è terra di conquista di politici-governanti dozzinali e superficiali totalmente incapaci di intercettare i bisogni reali delle famiglie e porre soluzioni “vere” al dramma della precarietà.
Griglie di valuazione Sicilia: