L’Assemblea Nazionale dell’USB Scuola, riunita a Roma, il 29 e 30/09/2012, conferma la totale contrarietà al Concorso docenti, indetto con il Bando del 24/09 u.s.
Lo scopo propagandistico di questo Concorso è evidente: si cerca di convincere milioni di disoccupati e precari che nella Scuola si può trovare lavoro, le famiglie che questo Governo abbia tra i suoi obiettivi l'istruzione e la formazione delle nuove generazioni.
La verità è che la Scuola è il settore più martirizzato: i dati della Corte dei Conti dicono che dal 2005, i pensionamenti sono stati 274 mila e i posti sono diminuiti di 121 mila unità, mentre i vari Governi avevano (e ancora hanno) l'obiettivo di tagliarne 155 mila. Non ci sono riusciti solo perché è aumentato di oltre 100 mila il numero degli studenti! I maggiori tagli si sono avuti sui contratti a tempo indeterminato, infatti, il tasso di precarietà è rimasto intorno al 15%, altro che turn-over!
Stipendi da fame e il Contratto Nazionale bloccato fino al 2017 con una perdita solo per quest'anno del 4%; proliferazione dei Contratti a prestazione d'opera e le chiamate dirette dei Dirigenti che scavalcano le graduatorie con la scusa dei progetti e delle attività aggiuntive. La “modifica” del Contratto per i neo-assunti che taglia la loro anzianità di servizio e li tiene per 5 anni nella stessa provincia, approvata dai sindacati collaborazionisti, scambiava diritti e salario con un piano triennale di assunzioni. Con il Concorso il Ministero -proprio come Marchionne- fa magicamente sparire, l'ultima trance di 24 mila per il solo 2013-2014.
Un quiz di 50 domande in 50 minuti può selezionare i più bravi? L'ammissione solo per chi ha titoli di studio presi entro il 2002, ringiovanisce la categoria? Che senso ha un Concorso su materie in cui ci sono gli “esuberi” come gli Insegnati di Laboratorio già passati al profilo ATA? 23 mila assunzioni in due anni? E i 16 mila “licenziati” solo quest'anno con la Spending Review? Quale trasparenza e regolarità può garantire un Ministero a cui la Magistratura ha bloccato i concorsi per i Dirigenti e anche sui test per i TFA?
La vera novità è per chi lo “vincesse” e non prenderà il posto: non varrà una abilitazione, utile per rientrare poi nelle graduatorie. Il prof Profumo ha forse troppi amici nelle Università per privarli di un bacino così florido di clienti che non avrebbero più motivo di pagare i loro corsi abilitanti?
I numeri del Concorso sono assolutamente ridicoli, il Bando non tiene minimamente conto del servizio maturato e quindi della professionalità acquisita dai 165 mila insegnanti inseriti nelle Graduatorie ad “Esaurimento”, costretti a spendere migliaia di euro in corsi di specializzazione, concorsi, studi e soprattutto per i costi dell'emigrazione.
Il Concorso è previsto dalla Costituzione, è stato snaturato dalle “eccezioni” diventate regole che hanno generato divisioni ed ingiustizie. C'è sicuramente bisogno di rivedere il metodo di reclutamento nella Scuola di questa complessa società. Questo Concorso, certo, non rimette le cose a posto, anzi genera altre esclusioni ed illusioni, confligge con il diritto ad un lavoro degno, con il rispetto per i sacrifici di intere generazioni e il diritto dei figli dei lavoratori di studiare e di diventare anche insegnanti!
In un Paese, dove non si contano le sanatorie, i condoni e le amnistie a favore di grandi evasori fiscali, dirigenti pubblici e privati corrotti, speculatori dell’edilizia, avvelenatori ambientali, bancarottieri di ogni risma che vengono sempre “salvati” dallo Stato in nome del mai trascurato “interesse dell'azienda Italia”, fa scandalo solo se si parla di stabilizzazione dei precari della scuola.
Disoccupazione giovanile al 36%; più di 2 milioni giovani “neet”, quelli che non vanno ne a scuola ne a lavoro; solo il 20% della popolazione capace di intendere ciò che legge: sono tutti risultati della politica di privatizzazione e smantellamento della Scuola Statale di cui il mondo della Scuola, tutto, deve chiedere conto ai Ministri e Governi Nazionali ed Europei responsabili di questo sfascio.
Il Ministro Profumo, come tutti i suoi predecessori, è sensibile ai richiami della Confindustria che vuole mettere le sue mani sull'istruzione e sui lavoratori precari che saranno sempre sotto ricatto. Sono loro e non i precari, i responsabili dei 2.000 miliardi di euro del debito pubblico italiano e continuare a sfruttare o licenziare i precari non serve ad uscire dalla crisi, anzi.
L'unica uscita possibile è più SCUOLA, più LAVORO e DIGNITA'!
L’USB lotta contro la privatizzazione della Scuola, per il finanziamento della scuola statale e per la conquista di almeno 150 mila posti di lavoro con la STABILIZZAZIONE DI TUTTI I PRECARI: lavoratori di cui la scuola e la società hanno bisogno.
E' nel contesto di questa generale e complessiva lotta che USB intende aprire una vertenza specifica contro questo Concorso (dall'azione legale alle mobilitazioni) perché il reclutamento del personale non può essere nelle sole mani di Governi, Confindustria e Sindacati collaborazionisti.
Sabato 27 OTTOBRE 2012
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
dalle 14.30 a ROMA
contro il Governo MONTI