Profumo sta organizzando un concorso che mette a rischio le già poche prospettive di migliaia di docenti precari da decenni, illude i docenti disoccupati e i precari fuori dalle Graduatorie ad esaurimento con una manciata di posti messi a concorso, divide la categoria e “scippa” metà dei posti previsti dal piano triennale di assunzioni del 2011.
Dopo tanto parlare del concorsino (solo così possiamo chiamarlo vista la miseria di posti previsti), ora è calato il silenzio. USB intende raccogliere l'appello di tanti precari ad intervenire sul concorso, oltre che con una forte mobilitazione, anche sul piano giuridico.
Riaffermiamo la lotta per la stabilizzazione di TUTTI i precari della scuola, docenti e personale ATA. La precarizzazione sta travolgendo anche il personale di ruolo e gli studenti, più di tutti, ne pagano le conseguenze.
Le colpe dei problemi della scuola sono chiaramente di chi ha tagliato centinaia di migliaia di posti e miliardi alla scuola, solo negli ultimi anni; non sono serto delle decine di migliaia di precari (spesso da decenni) che hanno superato una selezione dietro l'altra e ai quali Profumo pretende di imporre un'ulteriore “gioco al massacro”, mettendoli gli uni contro gli altri per un piatto di lenticchie.
L'USB presenterà quindi un ricorso al TAR del Lazio, chiedendo l'annullamento del Concorso, in quanto questo danneggia tutti i docenti precari e disoccupati e individua 2 principali danni che accomunano gli interessi di tutti questi lavoratori:
i criteri di selezione non terranno in nessun conto il servizio maturato, ignorando l’esperienza e la professionalità acquisita dagli insegnanti che dovranno sottoporsi a una prova pre-selettiva basata su indovinelli “di logica”;
questo concorso non ha valore abilitante perchè non si vuole impedire la “vendita” del costoso percorso dei TFA. Ciò danneggia i precari presenti nelle graduatorie d'istituto e non, i quali, se non rientreranno tra le poche centinaia di “fortunati”, non riceveranno dalla procedura concorsuale neanche un'abilitazione spendibile per future altre Graduatorie. Ma, per le stesse ragioni, danneggia anche i precari presenti da anni nelle GAE che, chiusi dai tagli nella propria classe di concorso o dalla mancata indizione del concorso nella propria regione, intendano tentare il concorso in altra classe di concorso.
Per questi motivi impugniamo il bando del concorso, con l'intento anche di fermare uno dei primi obiettivi di Profumo: dividere i lavoratori precari!
Abbiamo individuato 3 o 4 tipologie di ricorrenti con interessi comuni che parteciperanno allo stesso procedimento:
1) docenti inseriti nelle GAE che concorrerebbero per la classe di concorso per la quale sono in graduatoria;
2) docenti inseriti nelle GAE che concorrerebbero per altra classe di concorso;
3) docenti abilitati e non, inseriti nelle graduatorie d'Istituto;
4) Aspiranti docenti non inseriti in alcuna graduatoria (ipotesi da verificare).
Chi intendesse aderire al ricorso, dovrà inviare entro il 12 novembre a consulenza.scuola@usb.it una mail con le propria generalità, il codice fiscale e la classe di concorso.
E' necessario anche attestare di non avere un reddito familiare superiore ai 31.884,48 Euro (oltre il quale scatta il pagamento di 300 euro di “contributo unificato”).
Per poter ricorrere è comunque necessario presentare domanda di partecipazione. Copia della domanda va poi presentata ai nostri legali.
L'USB sosterrà economicamente buona parte delle spese e, sulla base del numero dei ricorrenti, chiederà ai lavoratori un contributo non superiore a 50 Euro.