Ultima tra tutte le DPL d’ Italia quella di Oristano era riuscita, finalmente, a stipulare l’accordo sull’ orario di lavoro alla data del 26 maggio 2011.
Prima di quella data i nostri colleghi non potevano fruire di istituti, da anni diffusi su tutto il territorio nazionale, relativi all’orario di lavoro.
In sostanza presso la DPL di Oristano non si poteva usufruire della flessibilità né in entrata, né in uscita e tantomeno dell’ orario di lavoro distribuito sulle 7 ore e 12, così come previsto dall’accordo nazionale siglato presso il Ministero nel lontano 2000.
L’accordo sull’orario di lavoro di sede doveva, quindi, restituire a questi lavoratori pieni diritti rispetto ad una assurda situazione di palese discriminazione.
Così, però, non è !!!
Fatta la legge trovato l’inganno, o forse sarebbe meglio dire, firmato l’accordo trovate le scuse !!
Infatti a distanza di più di cinque mesi dalla firma dell’ accordo la Dirigente dott. ssa Usai, accampando motivazioni che via via, nel trascorrere del tempo appaiono sempre più puerili e artatamente ricercate al fine di sostenere tesi e teoremi relativi a sue personalissime interpretazioni contrattuali, impedisce, di fatto, a 11 lavoratori di usufruire dell’orario di lavoro articolato sulle 7 ore e 12.
L’allergia all’applicazione di tale tipologia di orario di lavoro da parte della Dirigente è così manifesta che, nel corso di questi ultimi mesi, la stessa ha portato come una delle principali motivazioni l’ impossibilità dell’apertura e chiusura dell’ Ufficio in considerazione che gli unici a cui sono affidate le chiavi ( 3 su 70 ) hanno fatto richiesta nel loro pieno diritto di fruire di tale orario !?!
Nel ricordare che nel CCNL Comparto Ministeri nessuna figura professionale ha l’obbligo di detenere le chiavi degli uffici e a nessun lavoratore corre, quindi, l’obbligo della chiusura e apertura degli stessi di cui, peraltro, unico responsabile proprio per le prerogative che ricopre e per le quali è pagato, è lo stesso Dirigente, possiamo suggerire alla Dott.ssa Usai di fare ulteriori copie delle chiavi e distribuirle a più volenterosi lavoratori così come avviene presso altre DPL… ad esempio per non andare molto lontano in quella di Cagliari !?!
Oltremodo inspiegabile è la protervia della stessa Dirigente nel non volere autorizzare i restanti lavoratori ( 8 ) che hanno, nel loro pieno diritto, fatto richiesta per tale tipologia e nei confronti dei quali la stessa Dirigente non può accampare scuse di sorta.
Incredibile ci appare, anche, che la stessa Dirigente, oltre a ignorare il rispetto degli accordi da lei stessa firmati con le OO.SS e le RSU, abbia contestualmente ignorato i ripetuti interventi da parte dell’ Amministrazione Centrale in relazione all’applicazione di tale accordo.
Come risolvere questa situazione che sta assumendo contorni pericolosamente grotteschi e al contempo discriminatori ?!
Nel precedente comunicato la USB diffidava la Dirigente della DTL di Oristano dal proseguire a porre in essere tali comportamenti e la invitava ad applicare l’accordo nella sua interezza.
Nel presente comunicato la USB dichiara lo stato di agitazione presso la DTL di Oristano e contestualmente, informa i lavoratori che i propri rappresentanti territoriali, nel caso in cui tale situazione non si risolva in tempi brevi, daranno mandato agli studi legali di riferimento al fine di presentare formale denuncia per attività antisindacale nei confronti dei rappresentanti dell’ amministrazione.
Roma, 3 novembre 2011
USB/P.I. Coordinamento Nazionale Lavoro e P.S.