Come USB oggi abbiamo provato ad andare a denunciare, davanti al AO San Giovanni di Roma, le carenze e l'inefficienza del Servizio Sanitario regionale in piena seconda ondata.
La necessità di mettere in evidenza quanto non si è fatto in questi quattro mesi è stata dettata dalle tante denunce che giornalmente ci arrivano dagli operatori sanitari che non possono raccontare quanto sta accadendo, pena la sospensione dal lavoro.
Abbiamo trovato un ospedale militarizzato con presenza di polizia in borghese che, a quanto hanno dichiarato, piantona il presidio sanitario dal 15 agosto per sedare eventuale dissenso da parte di cittadini e cittadine.
Ma non solo: il drive in, come dichiarava chi era lì in fila, era fermo dalle 9 di questa mattina, mentre nel Pronto Soccorso c'erano nove ambulanze ferme.
Insomma, una condizione che evidentemente rappresenta tutti i buchi non colmati del nostro SSR nei mesi in cui il virus aveva dato una tregua.
Una condizione che palesemente nessuno può e deve denunciare, almeno questo sembra denotare la presenza della Polizia.
Per questi motivi il 30 ottobre saremo in piazza sotto la regione Lazio per rivendicare assunzioni, tamponi e medicina territoriale.