Due dirigenti dell’USB sono stati raggiunti da avvisi di garanzia per aver occupato i locali dove era riunita la Commissione Regionale Sanità, il 14 maggio 2014.
Le ragioni che portarono all’occupazione sono tutte legate alla denuncia della corruzione nella sanità in Lombardia e di tutte le evidenti connessioni tra amministratori pubblici e affaristi della salute, tra politica e mafie. Una fucina di corruzione che, nei mesi successivi, avrebbe portato ad una serie di arresti eccellenti da quello dell’ex assessore alla sanità Mario Mantovani (vice di Maroni, alla Presidenza della Regione), a quello del Presidente della stessa Commissione Sanità Fabio Rizzi (fedelissimo di Maroni).
La giornata si concluse con l’irruzione della Polizia che in serata sgomberò l’aula dalla ventina di militanti USB che dall’irruzione mattutina si erano asserragliati all’interno, chiedendo un incontro con l’Assessore Mantovani che, ovviamente, non arrivò mai.
Purtroppo, i fatti dei mesi successivi, ci avrebbero dato ragione su tutto il fronte.
La condanna a sei anni di Formigoni per corruzione, non è che la chiusura del cerchio sull’esattezza del nostro teorema.
Riccardo Germani è uno dei due dirigenti colpiti dall’avviso di garanzia “ci denunciano in modo strumentale, invece di occuparsi degli evidenti processi di corruzione che abbiamo denunciato e che si sono puntualmente concretizzati con gli arresti eccellenti dei mesi successivi. Purtroppo in Lombardia, la via formigoniana alla privatizzazione ha trovato continuità nella riforma attuata da Maroni, sia nella sua logica politica che nella ormai inestricabile connessione tra sanità e malaffare.
Ovviamente chi ne paga le conseguenze sono soprattutto i cittadini: provate a prenotare una visita presso un ospedale pubblico attraverso il servizio pubblico e subito dopo a prenotarla chiedendo di avvalervi della “libera professione”, i tempi di attesa si ridurranno da mesi a pochi giorni! Questo, ad esempio, è un effetto tragico del processo di privatizzazione ed aziendalizzazione della sanità, un servizio che dovrebbe occuparsi della tutela della salute del cittadino e che invece è diventato un sistema di cura improntato al profitto economico”
Francesco Innocente è il Coordinatore della RSU dell’ASP Golgi-Redaelli, tra le strutture geriatriche più grandi del Paese “non ci sorprende quello che è successo. Le denunce che ci sono arrivate rispecchiano perfettamente lo spessore degli amministratori della sanità in Lombardia, assolutamente incapaci di fornire risposte politiche e organizzative alle necessità di cura dei cittadini. Questa incapacità è evidente anche nella mancanza di progetto sociale e assistenziale nel processo di ristrutturazione delle grandi ASP come il Pio Albergo Trivulzio e la Golgi-Redaelli che la regione ha messo in atto ma che non sa più come condurre dal momento che è evidente come gli amministratori spesso non abbiano la benché minima idea del ruolo e dell’importanza di alcuni servizi per la cittadinanza.
Se lo sapessero, non scherzerebbero troppo col futuro delle due ASP che da sole offrono 3000 posti letto geriatrici tra servizi di riabilitazione e di casa di riposo. La politica selvaggia dei tagli mostra la sua vera faccia quando si scopre che i finanziamenti tagliati finiscono nelle tasche di corrotti e corruttori!”
“In ogni caso, poiché siamo rispettosi del bene pubblico, ci teniamo a ribadire che i danni causati accidentalmente a un tavolo dell’Aula il giorno dell’occupazione, sono stati da noi risarciti immediatamente non appena la Regione Lombardia ci ha fatto pervenire il conto.
Se tutti gli amministratori fossero come noi, i cittadini non dovrebbero fare i conti tagli ai servizi sanitari e ticket sempre più cari” conclude Germani.
INTANTO A GENNAIO USB INDIRRA’ UNO SCIOPERO GENERALE PROVINCIALE PER PROTESTARE CONTRO LA CHIUSURA DEL PRONTO SOCCORSO DI ABBIATEGRASSO: UN ALTRO TAGLIO AI SERVIZI AI CITTADINI, DOPO CHE LO STESSO ERA STATO COSTRUTO APPENA NEL 2009.
MENTRE A FEBBRAIO L’USB ORGANIZZERA’ UNA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA CONTRO LA CORRUZIONE IN SANITA’ NELLA QUALE CERCHEREMO DI COINVOLGERE TUTTI GLI OPERATORI DELLA SANITA’ LOMBARDA.
IL servizio video sull'occupazione
www.icanidareporter.it/usb-occupa-regione-lombardia-no-a-precariato-e-tagli/