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Editoriale

Giovedì 21 scioperano i lavoratori e i braccianti invisibili per la politica ma visibili per gli sfruttatori. L'appello ai consumatori: non comprate frutta e verdura

Nazionale,

Per la politica siamo centinaia di migliaia di esseri umani invisibili. Giovedì 21 maggio saremo invisibili anche nelle campagne italiane, durante lo sciopero dei braccianti proclamato dall’Unione Sindacale di Base Lavoro Agricolo.

Dal momento che frutta e verdura vengono giudicati più importanti di noi, sarà nostra cura recapitare alle prefetture italiane cesti di prodotti della terra, quella terra sulla quale ci spacchiamo la schiena ogni giorno per pochi spiccioli, con orari massacranti, senza diritti, né dignità.
È la gabbia dentro la quale ci si vuole tenere rinchiusi. Facciamo comodo quando c’è da raccogliere pomodori e zucchine per la Grande Distribuzione Organizzata destinate alle tavole (non soltanto italiane), ma diamo decisamente fastidio quando chiediamo diritti (a prescindere dalla provenienza) come un salario dignitoso, la possibilità di iscriverci all’anagrafe per avere diritto a un medico di base, un’abitazione dignitosa e una vita umana. Il Decreto Rilancio non consentirà a noi braccianti, né a tante altre categorie di invisibili e precari, il diritto alla dignità.
Giovedì 21 noi scioperiamo. Chiediamo alle consumatrici e ai consumatori di attuare in contemporanea uno sciopero della spesa: niente acquisti di frutta e verdura, in solidarietà agli invisibili delle campagne e delle periferie italiane.
Chiediamo ai contadini e agli agricoltori, anch’essi schiacciati dallo strapotere della GDO, di unirsi alla nostra protesta.
Giovedì 21 alle 9 il momento simbolico sarà la marcia dei braccianti di Torretta Antonacci (l’ex Gran Ghetto di Rignano Garganico), che raggiungeranno la Prefettura di Foggia per consegnare la frutta e la verdura tanto preziose per il governo nazionale e non solo. Lo stesso accadrà in tante altre prefetture italiane: da Brescia a Cremona, da Piacenza a Rimini, da Livorno a Reggio Calabria.
Ringraziamo tutti quelli che stano sostenendo questa nostra lotta. 

USB Lavoro Agricolo