Nello specifico, il Comandante ha sistematicamente rifiutato di fornire alla rappresentanza sindacale la documentazione richiesta riguardante l'igiene e la sicurezza nei luoghi di lavoro, in palese violazione del CCNL 2019-2021 e della normativa vigente. Nonostante la sottoscrizione dell'accordo siglato l’1 febbraio scorso, i lavoratori attendono ancora il pagamento del Fondo unico di Sede; questo dimostra una grave negligenza da parte della Direzione. Il Comandante ha omesso di trasmettere al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, la documentazione relativa ai lavoratori impiegati in turni notturni, precludendo loro il diritto alle maggiorazioni e agevolazioni pensionistiche previste dall'INPS. Inoltre, ha fornito una risposta inadeguata alla segnalazione sulla non potabilità dell'acqua in alcune aree dell'Ente. E’ evidente che tale comportamento, oltre a ledere i diritti dei lavoratori, costituisce una grave minaccia per la salute e la sicurezza di tutti i dipendenti.
Peraltro, solo venerdì scorso, abbiamo denunciato agli organi competenti, tra cui anche i Nas, l'erogazione di acqua non potabile nei locali, segnalata con cartelli che vanno a proibirne l'utilizzo.
A sostegno della richiesta di rimozione del Comandante una sentenza di condanna del 2014, per condotta antisindacale, da parte del Tribunale del Lavoro di Roma nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze per “aver omesso di rendere all’organizzazione sindacale ricorrente l’informazione preventiva e successiva in ordine alle misure in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro adottate presso le sedi delle Commissioni tributarie di Roma”.
Sulla base della gravità della situazione attuale, e delle numerose violazioni riscontrate, l’Usb chiede quindi un urgente intervento da parte degli organi di vertice al fine di garantire la tutela dei diritti dei lavoratori e ristabilire un clima di correttezza e rispetto all'interno dell'ente.