ZINGONIA, 3/8/2013 – Negli ultimi giorni due gravi fatti di cronaca si sono verificati nella torre Athena 1: una rissa con sparatoria e un incendio doloso in un appartamento. Il comitato residenti delle torri di Zingonia ritiene che la gravità di questi fatti sia stata pesantemente sottovalutata.
Il colpo di fucile, esploso durante una rissa tra persone non residenti nelle torri, è finito all’interno di un’abitazione in cui risiede una famiglia indiana. Il proiettile si è conficcato in una parete a pochi centimetri di distanza da dove stavano giocando alcuni bambini. L’incendio doloso, appiccato al secondo piano, non si è esteso all’intero palazzo poiché è avvenuto in un orario in cui molte famiglie si trovavano nel proprio appartamento e hanno potuto intervenire subito.
Ciò che il comitato vuole sottolineare con questo comunicato è la poca attenzione data a questi fatti dai media e dalle istituzioni.
“Se queste cose fossero successe in centro a Ciserano, ci sarebbero prime pagine sui giornali, controlli a tappeto, posti di blocco – dichiara il presidente del comitato – ma dato che siamo nelle torri di Zingonia, è tutto considerato normale. Sono anni che chi abita qui chiede più controlli e più sicurezza, ma l’unica risposta che ci viene data è la demolizione delle nostre case, come se gli spacciatori non potessero spostarsi in piazza Affari a Verdellino, o da qualche altra parte. Come comitato chiediamo ufficialmente un incontro urgente al Prefetto di Bergamo per avere risposte ad una situazione già da tempo insostenibile, che
Rogo all'Athena, tre intossicate
Distrutta una baita a Fuipiano
Vigili del fuoco di tutta la provincia sono stati mobilitati venerdì sera per una serie di incendi scoppiati a partire dalle 20,40 a Zingonia, San Giovanni Bianco e Carobbio degli Angeli.
Tanta paura, tre persone intossicate e un appartamento inagibile è il bilancio del rogo scoppiato in un appartamento al secondo piano del palazzo Athena 1 a Zingonia, in via Monaco.
Vigili del fuoco mobilitati in massa perché si temeva che ci fosse una bombola di gas nell'abitazione. C'era molta agitazione anche perché il fumo ha invaso tutto il vano scale e alcuni abitanti sono scesi precipitosamente, mentre altri sono rimasti in casa. Sono poi arrivate altre due squadre da Bergamo e due da Treviglio, tutti con le bombole d'ossigeno: l'incendio è stato domato nel giro di dieci minuti.
Nessuna traccia degli occupanti, fuggiti non appena hanno visto le fiamme. Tre donne sono rimaste lievemente intossicate e sono state accompagnate in ambulanza al policlinico di Zingonia per accertamenti.
Una squadra di Bergamo è andata a Carobbio degli Angeli, in via Europa, per un fuoco di pulitura che ha interessato anche una bomboletta spray che è scoppiata, mettendo in allarme il contadino.
Squadre di Bergamo, Madone e Zogno con due autobotti e un'autopompa sono invece andate a San Giovanni Bianco, frazione Fuipiano, dove è bruciata una stalla con adiacente casa di villeggiatura in località Buco del Ratto.
Coltelli, spade, fionde e fucili
A Zingonia rissa «con furore»
Coltelli, una spada, una fionda e persino un fucile da caccia. Sono queste le armi bianche e da fuoco spunate mercoledì a Zingonia, durante una rissa fra nordafricani scoppiata al secondo piano del condominio Athena 3, in via Monaco.
Solo un uomo è rimasto ferito in modo non grave da una coltellata: trasportato al policlinico San Marco di Zingonia è stato giudicato guaribile in sette giorni. La rissa si è conclusa quando chi impugnava il fucile ha esploso un colpo che si è sentito in tutto il circondario senza fortunatamente colpire nessuno.
Ieri sera i carabinieri della stazione di Zingonia, erano ancora alla ricerca del nordafricano che ha sparato e anche del fucile da caccia: è stato comunque già identificato e denunciato. Tutti gli altri partecipanti alla rissa, scoppiata intorno alle 15, sono stati rintracciati nel condominio dai militari che, appena giunti sul posto, hanno dato il via a una perquisizione in tutti gli appartamenti.
Secondo quanto hanno poi riferito ai carabinieri le persone coinvolte, la rissa sarebbe scoppiata per un telefono cellulare rubato qualche giorno fa. Versione a cui i militari non credono, convinti invece che il motivo sia legato allo spaccio di stupefacenti.
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