Oggi l’ennesimo rogo apocalittico nella Capitale. Un altro incendio di sterpaglie che in pochissimo tempo si è fatto strada e da misero ed insulso focherello si è guadagnato gli onori della cronaca. Una distruzione potente e tuonante che ha messo nuovamente in ginocchio il Comando di Roma Una colonna di fumo nero che ha oscurato il cielo, mostrandosi in ogni parte di Roma e rendendo l’aria irrespirabile.
Una Roma che ormai brucia e continua a bruciare senza sosta! Manca solamente l’imperatore Nerone, che con la sua cetra intoni versi poetici alla Capitale in fiamme.
Una situazione imbarazzante che rende impotenti i Vigili del Fuoco in numero inadeguato e ormai stremati da una serie interminabile di eventi che sembrano non avere nessuna pietà. Una vergogna quotidiana vedere tali immagini sulle testate giornalistiche, senza che vi sia una seria presa di posizione da parte dei vertici del Corpo Nazionale.
Ormai la situazione è diventata a dir poco scottante e non è più possibile voltarsi come se nulla fosse accaduto. È ora che la politica faccia davvero la sua parte garantendo nuove risorse in termini di uomini e mezzi per il Comando; non solo promesse inutili.
Lavoratori in mezzo al fumo con i turni raddoppiati ma senza i mezzi da poter far uscire. Senza ruotare il personale stremato garantendo i cambi sul posto. Un immenso spreco di economie e un enorme disagio per tutti quanti. Per la terza volta nel giro di un mese abbiamo chiesto i rinforzi agli altri Comandi perché non ce la facciamo più con le nostre forze, sempre le stesse, ridotte ormai al lumicino, senza un minimo di rispetto e dignità.
MA IL VERO PROBLEMA DI ROMA È LA RETE IDRANTI! (Cit.)
IL COMANDANTE CI STA METTENDO LA FACCIA PARTECIPANDO E COORDINANDO TUTTI QUESTI INTERVENTI COMPLESSI.
PERÒ VISTA LA SITUAZIONE CATASTROFICA IN CUI VERSA IL COMANDO DA LUI GESTITO, FORSE LA FACCIA CE LA RIMETTERÀ?
A MENO CHE DAL DIPARTIMENTO QUALCUNO NON GLI LANCI UN PREZIOSO SALVAGENTE CHE LO CONDURRÀ IN SALVO.
D’ALTRONDE ANCHE LÌ CI SONO ALCUNI MASCHERATI DA POMPIERI!
Dies irae, dies illa, solvet saeculum in favilla.
(Giorno dell’ira, sarà quel giorno in cui tutto verrà ridotto in cenere) attr. Tommaso da Celano sec. XIII
il Coordinamento Provinciale USB VV.F. di Roma