Il Messaggero di domenica 10 aprile si lancia nella propaganda a favore di ITA Airways e del sistema che la sta tenendo in piedi, informandoci che - udite udite - ben il 95% dei lavoratori di Alitalia sarà ricollocato sia in Aviation, sia nei due rami di Handling e Manutenzione appena assegnati a Swissport e Atitech. Ciò grazie anche all'opera delle organizzazioni sindacali a partire – testuale - dalla Fit Cisl senza la quale i lavoratori sarebbero irrimediabilmente perduti.
Di fronte a questa notizia, due sono le ipotesi:
- · la situazione in ITA va talmente bene che pure un manager come Altavilla, spinto dai sindacati bravi, belli e buoni come appunto Fit Cisl apre i cordoni della borsa per l'occupazione finora negata mentre Swissport e Atitech arrivano con le migliori intenzioni;
- · la situazione in ITA va talmente male che tocca utilizzare la propaganda per gettare fumo negli occhi degli osservatori meno attenti.
Se da un lato non conosciamo ancora le reali intenzioni di Swissport e Atitech (con la quale abbiamo sottoscritto impegni importanti in un accordo preliminare), dall’altro non siamo purtroppo sicuri che le cose in ITA vadano bene. Tutt'altro, considerati i limiti industriali che ci siamo fatti imporre dalla UE, ma anche tenuto conto dell’attuale scenario di guerra che arriva dopo due anni di pandemia capaci di colpire come non mai il trasporto aereo nazionale.
Così come dobbiamo sottolineare che le cifre delle assunzioni mostrate orgogliosamente nell'articolo sono le stesse che ITA ha comunicato a tutte le sigle sindacali fin dalle prime riunioni nell'agosto scorso, spalmate in 4 anni di piano industriale e senza alcuna garanzia sul recupero occupazionale e sull'applicazione delle garanzie di legge, portando a un contenzioso a 4 cifre che sta entrando nel vivo in questi giorni.
L’ultimo aspetto riguarda il fatto alquanto singolare che il manager indicato dal MEF parli del futuro della compagnia e dei suoi dipendenti quando lo stesso azionista ha avviato pubblicamente il processo di privatizzazione di ITA.
La propaganda messa in campo serve a mascherare le magagne con le quali ITA è nata:
- · i soldi pubblici sono serviti a colpire azienda e lavoratori e a preparare la svendita ad aziende francesi o tedesche;
- · sull'occupazione siamo sempre al punto di prima;
- · la mancanza delle garanzie previste dalla legge, permettono gravi discriminazioni ai danni in particolare di categorie socialmente deboli, cosa ancor più grave in un'azienda pubblica posseduta al 100% dal governo italiano.
Una propaganda che sembra servire a mandare messaggi oltre che a "mettere le pezze" ai casini fatti sui diritti dei lavoratori e lavoratrici, avallati anche da Cgil, Cisl, Uil e Ugl, dato che arrivano le prime sentenze di condanna di ITA per discriminazione, mentre gli altri contenziosi entrano nel vivo delle udienze da questa settimana.
La guerra a cui assistiamo da anni è quella fatta contro i dipendenti dei vettori e del trasporto aereo di questo Paese, contro la quale non finiremo mai di batterci.
Assemblee personale ITA, Alitalia Sai in Cigs, Handling e Manutenzione
giovedì 14 aprile dalle ore 10.00 Fiumicino
I lavoratori del trasporto aereo parteciperanno alla manifestazione nazionale "Abbassate le Armi, Alzate i Salari" a Roma il 22 aprile dalle ore 14.00 a piazza della Repubblica.
USB Trasporto Aereo