Roma, 15.11.2023
A Mezzo PEC
Alla Direzione Generale per il Personale Civile
Dr. Lorenzo MARCHESI
e, p.c.:
Al Vice Capo di Gabinetto
Dr. Francesco RAMMAIRONE
Al Segretario Generale del Segretariato Generale della Difesa/DNA
Gen. C.A. Luciano PORTOLANO
OGGETTO: Pratiche pensionistiche personale civile.
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Rif. lett. del 17/11/2022, del 22/05/2023 e del 22/06/2023.
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Facendo seguito alle lettere in riferimento, si rappresenta che continuano a pervenire numerose comunicazioni di colleghi, in procinto del pensionamento, che lamentano la richiesta da parte di Persociv di fornire la documentazione probatoria relativa al riscatto dei corsi allievi operai (buste paga o quietanza avvenuto pagamento riscatto corso) nonostante siano stati prodotti dagli interessati i decreti di riscatto e i predetti decreti risultino anche dai fogli matricolari. In alcuni casi è stata differita o revocata la data del pensionamento già sanzionata o spettante in relazione alla normativa vigente.
Oltre a ribadire che il descritto approccio alla trattazione delle citate pratiche pensionistiche è in palese contrasto con quanto previsto dall’art. 18 della Legge 241/90, e successive modifiche e integrazioni, per cui la pubblica Amministrazione non può richiedere documentazione di cui è (o dovrebbe essere) in possesso o emanata dalla stessa, vogliamo nuovamente evidenziare che essendo nella quasi generalità dei decreti di computo/riscatto “riconosciuti i periodi di riscatto utili ai fini della pensione” e che il pagamento dell’onere “sarebbe stato recuperato direttamente dall’Amministrazione” mediante ritenute sullo stipendio, ai sensi dell’articolo 150 del T.U. n. 1092/73, è indebita ogni richiesta di prova dell’avvenuto pagamento a carico del lavoratore. Difatti dalle citate decretazioni deriva incondizionatamente il diritto che è stato riconosciuto al perfezionamento del periodo oggetto di riscatto ai fini pensionistici.
È onere dell’Amministrazione rinvenire nella documentazione in suo possesso l’attestazione di quanto trattenuto che fa seguito ad un riconoscimento a tutti gli effetti di un diritto ormai perfezionato. I decreti in questione rappresentano, inoltre, un provvedimento amministrativo, la cui veridicità e contenuto non possono essere messi in discussione a distanza di decenni.
Segnaliamo poi che la problematica sembra riguardare quasi esclusivamente soltanto i pensionamenti trattati da Persociv e non dai Centri di Responsabilità Amministrativa creando una ulteriore discriminazione fra dipendenti della stessa Amministrazione oltra a quella, già segnalata, fra quanti sono stati collocati in quiescenza prima del secondo semestre 2022.
In considerazione del grave danno che stanno subendo o subiranno numerosi colleghi, qualora si continui ad operare con la prassi descritta, gravemente vessatoria nei confronti di personale che dovrebbe cessare dal servizio o per il raggiungimento dei limiti contributivi o d’ufficio, richiediamo, per l’ennesima volta, la calendarizzazione di un indifferibile incontro per affrontare e dare soluzione alla problematica.
IL COORDINATORE NAZIONALE
Sig. Ferrulli Costantino