Finalmente, dopo molti mesi di stallo, Il 26 Giugno prenderanno servizio in Lombardia le vincitrici ed i vincitori dell’ultimo concorso (per 926 posti). Si concluderà (forse) la surreale vicenda di una procedura concorsuale che nelle intenzioni del Governo e dell’Agenzia doveva essere fulminea, ma che per varie ragioni (una legge scritta male ed approssimativa, superficialità e marchiane inefficienze organizzative dell’Agenzia) si è trasformata in una via crucis, con pareri attesi e mai arrivati, una valanga di diffide e di ricorsi, ed infine il pronunciamento della Giustizia Amministrativa.
Si concluderà però, così come si è svolta, all’insegna del caos, dell’approssimazione e del cinismo, anche questa volta con un'unica certezza: gli interessi del personale (vecchio e nuovo) soccombono sempre di fronte a quelli dei dirigenti di vertice dell’Agenzia, che incassano, come da programma, l’assunzione entro il 1 Luglio del nuovo personale (Obiettivo PNRR).
Alle nuove colleghe ed ai nuovi colleghi, che per mesi si sono sentiti presi in giro dai continui rinvii e differimenti, verrà chiesto, senza un minimo di preavviso, dall’oggi al domani, di prendere servizio il 26 giugno non si sa dove (molti, se va bene nel giro di 10 giorni, dovranno lasciare il vecchio lavoro e traslocare, qualcuno anche con famiglia al seguito), come se nulla fosse; di assegnazione alla DP pare infatti che se ne parlerà solo nel corso della prossima settimana, mentre le speranze di conoscere la sede territoriale di assegnazione con almeno una settimana di anticipo si assottigliano ogni giorno che passa, con buona pace del “Congruo Preavviso” che veniva assicurato fino a qualche settimana fa da qualche sigla sindacale “scudiera” dell’Amministrazione.
Ai dipendenti della Lombardia già in servizio, restano invece le inevitabili ricadute, sulla programmazione delle ferie estive e sull’assistenza nei confronti di figli minori e genitori anziani, della decisione di assumere in piena estate 900 persone da formare (siamo certi infatti che qualche Direttore Provinciale non resisterà alla tentazione di rivedere piani ferie già approvati e la gestione dello smart working); nonché la quasi certezza di non poter raggiungere gli obiettivi, subendo le conseguenti ricadute economiche, perché i budget erano stati dimensionati tenendo conto dell’arrivo delle nuove risorse a marzo (le continue richieste di rivederli da parte di USB sono purtroppo cadute nel vuoto).
Al personale tutto, vecchio e nuovo, restano infine i carichi di lavoro ancora sovradimensionati rispetto agli organici e luoghi di lavoro sovraffollati in cui il benessere lavorativo rappresenta una chimera, buono solo per essere sbandierato nelle parate istituzionali che piacciono tanto ai vertici dell’Agenzia.
Per non parlare poi del trattamento riservato agli interni vincitori di concorso in regioni diverse da quella in cui prestano servizio, ai quali l’Amministrazione vorrebbe imporre l’azzeramento dell’anzianità economica e professionale.
A peggiorare questo scenario desolante è arrivata poi la Direzione Regionale della Lombardia, che (a differenza di altre grandi DR del paese) nonostante le richieste di USB (vedi da ultimo la nota allegata a questo comunicato), ha confermato il 28 Maggio di voler procedere all’assegnazione delle sedi dando priorità alla residenza (anziché alla graduatoria, come previsto dalla legge) e di non avere intenzione di concedere differimenti di presa di servizio per coloro che sono costretti a rispettare rigidi termini di preavviso imposti dal precedente datore di lavoro.
Secondo la DR Lombardia le logiche aziendalistiche della nuova P.A. (vedi l’esigenza di evitare le rinunce dei “migliori” già residenti e quella di assicurare l’operatività degli Uffici sul medio periodo evitando future richieste di mobilità all’interno della regione) possono prevalere sulla legge, con buona pace del rispetto delle regole e dei principi dettati dalle norme.
Anche sulla questione della concessione del differimento della presa di servizio per coloro che sono costretti a rispettare termini perentori di preavviso, la Direzione Regionale ha eretto un muro di indifferenza (salvo un auspicabile ripensamento dell’ultim’ora). Abbiamo in più occasioni evidenziato che in questa condizione socio economica così drammatica ci sembra fortemente iniquo lasciare qualche nuova collega o qualche nuovo collega 6 mesi senza stipendio. Il nuovo personale riceverà infatti come di consueto il pagamento dello stipendio dopo 2-3 mesi dall’assunzione. Se a questo si aggiunge la decisione di non concedere differimenti a chi può dimostrare di essere vincolato da un precedente contratto di lavoro che impone rigidi termini di preavviso, pena l’applicazione di penalità pari a 2 o 3 mensilità, il quadro è completo. Dai 4 ai 6 mesi senza stipendio, per chi magari deve trasferire un’intera famiglia.
Insomma, nel complesso il peggior biglietto da visita che la Direzione Regionale della Lombardia poteva consegnare a chi si appresta a farne parte, al netto dell’operazione, tutta propagandistica, di dotare le nuove colleghe ed i nuovi colleghi di computer portatili di nuova generazione (con priorità rispetto al personale già in servizio, che per la DR può continuare a lavorare con dispositivi che, se va bene, impiegano 20 minuti ad accendersi).
Il tutto, purtroppo, nel silenzio assordante della maggior parte delle altre sigle sindacali, sempre pronte a difendere l’operato dell’Amministrazione.
USB Agenzie Fiscali Lombardia