*** conferenza stampa ore 12.00 davanti la portineria centrale ***
Nei giorni in cui si celebrano i 140 anni della nascita della Piaggio e si celebra la vespa come un icona di stile, noi come sindacato vogliamo denunciare quanto poco la dirigenza pensa a chi lavora sulle linee di montaggio.
Il gruppo incrementa e consolida utili mentre i salari dei lavoratori e delle lavoratrici, i più bassi d’Europa, oggi ridotti ulteriormente a causa dell’inflazione non vedono nessuna prospettiva di miglioramento, anche il conguaglio del premio di risultato, grazie a scelte aziendali discutibili, non viene pagato.
Da anni denunciamo come dentro lo stabilimento di Pontedera vengono mercificati e sfruttati contratti a termine, con la speranza di un contratto a tempo indeterminato.
È di queste settimane l’ennesima apertura di mobilità, lo abbiamo denunciato in un esposto all’Inps, da una parte l’ingresso di contratti a termine, 40 assunzioni a tempo indeterminato, dall’altra l’apertura di un contratto di solidarietà con 55 esuberi, che noi non abbiamo firmato, proprio perchè questo accordo prevede esuberi proprio perchè si stanno facendo sabati e straordinari settimanali.
Ci chiediamo come è possibile che un'azienda che continua a macinare utili e che assume, richieda l’intervento dello stato sotto forma di contratti di solidarietà? Ci chiediamo come sia possibile che Piaggio faccia uso così smodato nel solito anno di ammortizzatori sociali per poi praticamente in contemporanea chiedere straordinari, fare assunzioni e aprire procedure di mobilità.
Forse prima di firmare si dovrebbe valutare il quadro generale in cui Piaggio si muove.
Ogni anno nello stabilimento di Pontedera grazie alle varie procedure di mobilità si perdono posti di lavoro "La Regione Toscana e soprattutto l’Inps non si accorgono di nulla?
Contestiamo questo “contorto” meccanismo che permette sostanzialmente alla Piaggio di fare ciò che vuole anche e soprattutto attingendo da fondi pubblici che dovrebbero servire per affrontare delle vere crisi aziendali che purtroppo nel nostro territorio non mancano.
Oggi per noi è importante anche scioperare per richiedere più sicurezza nello stabilimento, lo ribadiamo con forza serve alzare l'attenzione sui temi di salute sicurezza nello stabilimento di Pontedera.
Rivendichiamo maggiori investimenti per mettere in sicurezza i lavoratori e le lavoratrici sul piano delle condizioni lavorative, su quello dell’ambiente e degli spazi comuni.
La sicurezza deve essere al primo posto: dobbiamo opporci alla ricerca del massimo profitto che determina la strage di infortuni e omicidi sul lavoro.
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