Adesione di USB alla manifestazione del 12.10.2018
La Federazione provinciale dell'Unione Sindacale di Base aderisce al corteo di Venerdì 12 ottobre contro il decreto sicurezza - immigrazione. Un decreto che riduce e limita fortemente la presenza dei centri SPRAR, oggi unica garanzia di trasparenza e controllo in quanto gestiti direttamente dai Comuni. Un ridimensionamento che, oltre a mettere in criticità l’integrazione e l’accoglienza dei migranti sul territorio, andrà a colpire ancor di più i lavoratori del settore, precludendo di fatto qualsiasi prospettiva lavorativa anche, ad esempio, ai lavoratori dei centri CAS chiusi, al momento senza alcun tipo di garanzia per il futuro.
Il ministro che fa della legalità il suo cavallo di battaglia va ad attaccare l’unico segmento del sistema di accoglienza che funziona e che in questi anni si è contrapposto al malaffare diffuso della gestione emergenziale di esso. Inoltre l’affrontare il tema migrazione in termini solo repressivi, andando ad eliminare alcune forme di protezione, come quella per motivi umanitari, serve solo a creare ulteriore ghettizzazione e disagio sociale a causa della mancanza di diritti e tutele ad una grossa fetta di popolazione migrante.
Un decreto, che interviene anche sulla questione abitativa e sull’agibilità democratica e sindacale, nell’ossessione della difesa ad oltranza della grande proprietà privata, attraverso l’inasprimento delle pene per alcune fattispecie di forme di lotta, e con un piano di sgomberi degli immobili occupati, attaccando chi vive in condizioni di indigenza e fragilità economica, senza invece, tentare una risoluzione reale delle emergenze sociali presenti nel paese.
Saremo presenti in piazza con uno spezzone sindacale unitario composto da lavoratori, migranti, senza casa uniti nel rivendicare maggiori diritti per tutti. La partecipazione alla manifestazione di Venerdì rientra in un quadro di mobilitazione generale che culminerà con una grande manifestazione nazionale il 20 Ottobre a Roma, a cui parteciperemo anche da Benevento. Una manifestazione che porrà al centro il tema delle nazionalizzazioni, perché crediamo che in questi anni di crisi chi ha accumulato guadagni sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini, debba prendersi le proprie responsabilità e pagare. Il governo, se vuole davvero mettere in pratica il cambiamento tanto decantato, deve nazionalizzare la gestione di servizi essenziali e le grandi aziende strategiche del Paese.
#primaglisfruttati