Come ben ricordiamo, il 05 Luglio 2023 fu siglato il nuovo accordo sul “Regolamento progressioni di carriera” tra la STP di Terrà d’Otranto e le organizzazioni sindacali cgil, cisl, uil, faisa cisal e ugl.
Un accordo che fu - e lo è tutt’ora - criticato da molti: “garantiva” pieni poteri alla parte datoriale nel determinare l’attribuzione del parametro superiore unicamente ai Lavoratori ricompresi nell’area professionale 1 (par. 250 e par. 230) e per le restanti progressioni si ricorreva ai concorsi interni, la cui ammissione era subordinata al possesso del parametro di non più di tre livelli inferiori rispetto a quanto messo a concorso.
Quindi: per i “vertici” si ammette un regime basato sulla discrezionalità aziendale, mentre per le altre posizioni messe a concorso, anziché confermare i criteri della precedente regolamentazione limitando la partecipazione ai soli Lavoratori con parametro immediatamente inferiore e quindi già in possesso di una determinata esperienza professionale, si è deciso di allargare le maglie estendendo il diritto per la “scalata al successo” anche ai profili professionali più bassi, potenzialmente estranei alle diverse dinamiche aziendali la cui conoscenza è da intendersi basilare per poter ricoprire determinati ruoli.
Una regolamentazione che riteniamo incompatibile con i principi di meritocrazia e trasparenza.
UN ACCORDO CHE LA USB NON HA SOTTOSCRITTO
E CHE ANDAVA RIGETTATO CON FORZA!
Ora qualcuno si chiederà come mai, dopo oltre un anno di distanza, la USB sta riaprendo il dibattito sulla nuova regolamentazione delle progressioni di carriera... e noi, d’altro canto, non possiamo di certo esimerci dal soddisfare la curiosità di tutti.
Ebbene, nelle ultime settimane abbiamo “assistito” ad una serie di eventi che hanno comprovato la fondatezza delle nostre posizioni critiche – tra l’altro assunte da tempo - e soprattutto di quanto sostenuto dai Lavoratori già ai tempi delle “trattative” che hanno dato seguito alla sottoscrizione della nuova regolamentazione delle progressioni di carriera.
E sempre in seguito a quanto accaduto nelle ultime settimane ed al probabile contraccolpo sugli equilibri nella STP Lecce, abbiamo constatato con grande stupore che quanto da noi detto, criticato e sostenuto, sta trovando la piena condivisione di chi, il 05 Luglio 2023, quell’accordo lo ha sottoscritto.
Adesso non sappiamo se l’aver assunto ad oltre un anno di distanza posizioni diametralmente opposte alle precedenti sia indice di scarso tempismo o altro.
Noi ci auspichiamo che non siano le solite lacrime di coccodrillo di chi sta subendo a proprie spese tutte le conseguenze di un firma che non andava messa e di un modo di fare sindacato che non ha tenuto fede alle volontà ed agli interessi dei Lavoratori!
USB LP Puglia