Premesso che le rimesse ANM e i locali annessi e connessi sono parte integrante del patrimonio edilizio di proprietà del Comune di Napoli.
Valutato che la società FCF Multiservice che con i suoi operatori gestisce, tra l’altro, la movimentazione dei bus all’interno dei tre depositi dell’Azienda Napoletana Mobilità, nella sua funzione di “datore di lavoro” è certamente il responsabile della salute dei lavoratori e della sicurezza nei luoghi di lavoro, di tutto il personale a lui sottoposto.
Preso atto che il Datore di lavoro deve adempiere ai suoi doveri, ma è fuor di dubbio, e non è in discussione, che non ha nessuna competenza diretta sull’edificio in ambito strutturale. Su di lui, invece, gravano obblighi e compiti organizzativi e gestionali individuati dal Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” ed il rispetto delle procedure operative contenute nel DUVRI e di quelle emanate dalla committente stazione appaltante Azienda Napoletana Mobilità.
Preso atto che le vigenti norme conferiscono agli Enti proprietari degli immobili – in questo caso il Comune di Napoli - gli obblighi e i relativi oneri necessari per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di ristrutturazione, ampliamento e adeguamento alla normativa vigente, fatta salva la possibilità di poter delegare l’Amministratore della società e/o il Direttore Generale alla funzione di manutenzione ordinaria, con l’assegnazione di adeguate risorse finanziarie necessarie.
Posto ciò, la scrivente Organizzazione Sindacale denuncia la grave condizione di pericolo per la salute e la sicurezza degli Operatori della FCF, ma anche del personale ANM, causata dalle infiltrazioni d’acqua piovana, ovvero di percolazione dai tetti, infissi o dalle mura perimetrali nella rimessa dell’Azienda Napoletana Mobilità di Cavalleggeri Aosta.
A giudizio quindi dello scrivente RLS ANM ci troviamo di fronte ad un tipico rischio interferenziale in quanto derivante dall’interferenza tra la prestazione richiesta all’operaio della società FCF Multiservice e uno specifico rischio esistente nel luogo in cui la prestazione stessa viene effettuata.
Le infiltrazioni di acque meteoriche provocano all’interno della struttura, ed in particolare nei punti di passaggio dedicati ai percorsi di viabilità interna degli autobus e dei percorsi pedonali di sicurezza, un accumulo d’acqua, con vere e proprie formazioni di “pozzanghere” interne che rendendo scivolosa la pavimentazione, nonché lo spostamento degli operatori FCF addetti alle attività di spostamento mezzi all’interno del deposito ANM.
La presenza copiosa di acqua sulle pavimentazioni e percorsi di sicurezza creano una situazione contingente, particolare e specifica che necessita di idonea tutela e valutazione dei rischi, ripristinando la piena agibilità degli ambienti di lavoro.
Un contesto gravissimo in termini di prevenzione, salubrità, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che obbliga loro malgrado i dipendenti della società FCF Multiservice ad adempiere alla propria prestazione nonostante l’inadeguatezza delle misure di sicurezza o all’assenza delle stesse.
A tal proposito è necessario evidenziare il ritardo accumulato dalla società FCF Multiservice nel distribuire - a tutto il personale - il necessario abbigliamento da lavoro invernale con bande rifrangenti ad alta visibilità; giubbotto a protezione dal freddo, vento ed intemperie; scarpe con suola antiscivolo e puntale rinforzato garantendo non solo la continua fornitura degli indumenti, ma anche del mantenimento in stato di pulizia ed efficienza degli stessi, in quanto inquadrabili nella categoria dei DPI.
Pertanto, la presente comunicazione è inviata, per opportuna conoscenza e per quanto di rispettiva competenza ai soggetti in indirizzo con l’invito di verificare ed attivarvi senza indugio alcuno per ridurre o eliminare la situazione di rischio pregiudizievole per la salute e l’incolumità dei lavoratori, secondo gli obblighi sanciti dalle norme generali del codice civile (art. 2087 c.c.).
Inoltre, comunico che qualora dovesse accadere un incidente o un infortunio ad un lavoratore per la mancanza di una misura di sicurezza o di adeguate procedure operative il sottoscritto - rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) - non potrà essere chiamato a rispondere penalmente per l’infortunio stesso per non avere provveduto a segnalare al datore di lavoro la carenza della misura di sicurezza che ha portato all’evento infortunistico.
Sicuri di un vostro positivo riscontro, si coglie l’occasione per inviarvi ccordiali saluti.
RLS ANM