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Dai Luoghi di Lavoro LP

“Qui si muore”: verità e giustizia per Daouda. Venerdì 22 manifestazione a Ragusa

Nazionale,

Daouda è sparito da due settimane, l’unica cosa che sappiamo è che stava lavorando all’interno di una betoniera in un cementificio, come appare dal suo video, oggi di dominio pubblico, in cui con in mano un martello pneumatico dice ai suoi amici: “Qui si muore”.

Noi, fratelli e amici di Daouda, temiamo che anche lui possa essere morto all'interno del cementificio in cui lavorava in nero. E ha un sapore atroce l’apprendere dagli inquirenti che proprio nel giorno della sua scomparsa le telecamere interne all'azienda fossero in manutenzione e che il padrone affermi di non aver mai conosciuto Daouda.

 Perché è questo quello che succede: se lavori senza contratto, semplicemente non esisti.

 L’unica verità, l’unica certezza che hanno i lavoratori migranti in Italia è che la loro condizione di esseri umani è costantemente in pericolo, proprio nel Paese che dichiara di subordinare gli interessi dei propri cittadini agli interventi in difesa del diritto e della democrazia in Europa!

Sono ormai molte le prese di posizione internazionali che richiamano il governo italiano al rispetto dei lavoratori migranti e delle loro condizioni di vita. Di fatto, l’Italia è un Paese sotto osservazione per la violazione delle condizioni di vita e di lavoro dei migranti.

Nulla si è mosso negli ultimi anni per migliorare le condizioni salariali e di sicurezza: si continua a lavorare senza contratto, senza dispositivi di sicurezza, a morire di caldo e di fatica nelle campagne dove quotidianamente si rilevano fenomeni di grave sfruttamento lavorativo.

È giunto quindi il momento che, di fronte a questa disgrazia, i sinceri democratici, i difensori della nostra Costituzione, gli esponenti sindacali, il mondo della cultura e della informazione si attivino per lanciare un grido di allarme, per riconsegnare fiducia e dignità a migliaia di migranti che si spaccano la schiena per garantire i profitti della nostra imprenditoria.

Chiediamo l’immediata convocazione del tavolo congiunto Regione Sicilia-Prefettura di Ragusa per l’attuazione immediata di provvedimenti che aiutino i lavoratori della cosiddetta “fascia trasformata” ad uscire dallo sfruttamento.

Dopo più di due settimane dalla scomparsa di Daouda Diane rilanciamo la lotta quale unico strumento in mano ai lavoratori migranti, per chiedere verità e giustizia per il nostro compagno e fratello ivoriano scomparso sul luogo di lavoro.

Non ci fermeremo fino a quando non sarà fatta luce sulla scomparsa di Daouda!

REGOLARIZZAZIONE, CONTRATTI DI LAVORO E DIRITTI SINDACALI

PER TUTTI I LAVORATORI MIGRANTI

QUESTO È CIÒ CHE VOGLIAMO!

VENERDI 22 LUGLIO, ORE 17.30

MANIFESTAZIONE A RAGUSA

CONCENTRAMENTO IN PIAZZA SAN GIOVANNI

I Compagni e i Fratelli di Daouda

USB Sicilia

USB Ragusa

USB Coordinamento Lavoro Agricolo

ADERISCONO ALLA MANIFESTAZIONE

Maurizio Acerbo, Rifondazione Comunista

Patrizia Angiari, avvocato

Gennaro Avallone, Università di Salerno

Tiziana Barillà, giornalista e scrittrice

Francesco Caruso

Chiara Colasurdo, avvocato

Danilo Conte, avvocato

Alessandra Corrado, Università della Calabria, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

Giorgio Cremaschi, Potere al Popolo

Pasquale Crupi, avvocato

Nunzio D’Erme

Claudio De Fiores, docente di Diritto costituzionale Università di Napoli

Luigi De Magistris

Grazia Di Michele

Yana Ehm, deputato di ManifestA

Riccardo Faranda, avvocato

Stefano Galieni, Rifondazione Comunista

Giuliano Granato, Potere al Popolo

Patrick Konde

Pierpaolo Leonardi

Mimmo Lucano

Guido Lutrario

Bartolo Mancuso, avvocato

Fiorella Mannoia

Fabio Marcelli, Istituto studi giuridici internazionali CNR, presidente CRED

Rita Martufi, Cestes USB

Moni Ovadia

Vincenzo Perticaro, avvocato

Giovanni Russo Spena, Rifondazione Comunista

Yacouba Saganogo

Arturo Salerni, avvocato

Jacobo Sanchez Codoni, avvocato

Vauro Senesi

Laura Sitzia, avvocato

Simona Suriano, deputato di ManifestA

Gigi Valesini, avvocato

Luciano Vasapollo, Cestes USB

Alex Zanotelli, missionario comboniano

 

Altragricoltura

Associazione Free Africa

Ceing, Centro di Iniziativa Giuridica Abd El Salam

Centro Internazionale Crocevia

Centro Sociale Ex Canapificio Caserta

Circolo 25 Aprile Comiso

Comitato No Muos Ragusa

Contro Vento AMR

CSC Nuvola Rossa

Cub Ragusa

ex OPG Napoli

Gerta Human Report

Gruppo Anarchico Ragusa

Lasciatecientrare

Lista Spiga Comiso

Movimento Migranti e Rifugiati

Redazione Contropiano

Rifondazione Comunista Sicilia

SOS Rosarno

L’Associazione Free Africa, associazione di lotta per il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, aderisce all'appello di "verità e giustizia per Daouda". 
 

Daouda è un ragazzo straniero arrivato in Italia attraversando tutte le tragedie legate all'immigrazione clandestina, che noi definiamo crimini organizzati dai potenti mondiali. 
 

Arrivato in Italia, come la maggiore parte di quelli arrivati in questo Paese ha dovuto accettare un lavoro in nero, sottopagato e sfruttato, non avendo alternative per potere sopravvivere. 
 

Daouda è sparito mentre si trovava al lavoro, ma lui fa parte delle persone invisibili e quindi nessuno ne parla. 
 

Noi diamo il nostro sostegno all’organizzazione sindacale USB, perché vogliamo uscire dalla “invisibilità”. Chiediamo verità e giustizia per Daouda!
 

Free Africa