La Commissione di garanzia, a seguito della richiesta di riesame presentata dall'USB, ha oggi risposto confermando i rilievi relativi alla mancanza del preavviso dei 15 giorni per lo sciopero alla primaria nei giorni 6 e 7 maggio (da noi contestato visto il contemporaneo slittamento dei quiz del 5 maggio). USB è quindi costretta a revocare detto sciopero ma solo per i giorni 6 e 7.
Nell'esito ha probabilmente inciso il tiepido contenzioso da parte di chi ha proclamato per il 5 lo sciopero dell'intera giornata rispetto allo scandaloso slittamento dei quiz Invalsi.
Viene, invece, riconosciuto lo sciopero breve delle attività funzionali, per bloccare la correzione dei quiz già nella primaria, e confermata la data del 12 maggio per lo sciopero nelle scuole superiori, con lo sciopero breve di mansione.
Tradotto: ci rifiutiamo esclusivamente di somministrare i test ed entriamo in classe a svolgere la regolare lezione.
Ad oggi, per lo sciopero breve di mansione non può essere applicata nessuna decurtazione sullo stipendio vista la mancanza di blocco di un servizio “essenziale” e tanto meno di “un diritto costituzionalmente garantito” quale quello all'istruzione.
La situazione rispetto al boicottaggio dell'Invalsi è quindi la seguente:
Invitiamo quanti venissero individuati come somministratori a presentare innanzitutto un atto di rimostranza (un fac simile è disponibile in allegato) che provoca l'automatica decadenza dell'ordine di servizio. Nel caso l'ordine venisse reiterato scatterebbe l'obbligo di ottemperanza, in tal caso:
alla scuola primaria:
il giorno 6 si potrà comunque scioperare, vista la proclamazione dello sciopero per l'intera giornata di CUB e Cobas;
il giorno 7 si è invece scoperti, in caso di reiterazione dell'ordine di servizio;
si può comunque incidere sul funzionamento del sistema Invalsi, aderendo allo sciopero breve dell'attività funzionale nella data fissata per la correzione dei quiz.
Ricordiamo che la durata di questo sciopero breve non può superare le 4 ore al giorno, in genere la correzione dei test in una classe non supera le due ore; per ogni ora di sciopero breve la decurtazione è di 17,5 euro. La riconvocazione per la correzione dei test si prefigura come attività antisindacale.
alla scuola secondaria di secondo grado:
il giorno 12 si può aderire allo sciopero dell'intera giornata, proclamato da CUB e Cobas o praticare lo sciopero breve di mansione, proclamato dall'USB.
In pratica si dichiara l'adesione a questo sciopero ad inizio giornata, senza alcuna possibilità di essere passibili di provvedimenti disciplinari od ordini di servizio vista la proclamazione ufficiale di sciopero, non si interrompe il servizio e si svolge la normale attività di insegnamento, rifiutando legittimamente di somministrare i quiz.
Si tratta di una forma legittima, ma completamente inedita, quindi per questo tipo di sciopero, a detta dei nostri legali, l'amministrazione non ha un criterio per quantificare un'eventuale trattenuta, che non potrà comunque superare quella prevista per le attività funzionali (17,50 Euro l'ora), ma molto probabilmente non potrà essere applicata alcuna trattenuta.
Anche per le superiori vale la possibilità dello sciopero breve delle attività funzionali durante le correzioni.
IN CASO DI DIFFICOLTA' NELL'ESERCIZIO DEL VOSTRO DIRITTO DI SCIOPERO, VI INVITIAMO A CONTATTARCI
Con lo sciopero delle mansioni, costruiamo il vero e proprio boicottaggio dei quiz. Riusciamo a rendere legittimo ed ufficiale il rifiuto del lavoro di somministratore.
Esprimiamo, dunque, soddisfazione per quanto conquistato finora sulla strada dell'effettivo blocco dei test Invalsi per il ripristino della libertà di insegnamento.
Il compito di un sindacato che serve ai lavoratori è anche questo: individuare i migliori e più efficaci strumenti di lotta a fronte di un impegno economico il più contenuto possibile perché sappiamo che la nostra lotta dovrà durare tutto il tempo necessario.
BUONE LOTTE