Al Sig. Comandante Provinciale
Dott. Ing. Roberto TOLDO
AL RSPP Comando Lecco
Dott. Ing. Roberto GHIO
Al Medico competente del Comando Lecco
Dott. Giuseppe CORTONA
Oggetto: Istituto della reperibilità dei funzionari Comando di Lecco; operatività nelle operazioni di soccorso tecnico urgente e presenza in servizio in caso di idoneità psico fisica all’impiego.
Con la presente questa O.S. intende rappresentare alle SSLL quanto sta succedendo da ormai sei mesi (180 giorni) al Comando VF di Lecco; dal mese di luglio, come risulta dai prospetti che risultano firmati dai Dirigenti Provinciali che si sono succeduti fino a qui, un funzionario del Comando non effettua più le reperibilità notturne, prefestive e festive ne tanto meno svolge il servizio di guardia nel soccorso.
Tale situazione, senza che sia stata diramata alcuna comunicazione di servizio, ha fatto sì che il resto dei colleghi abbia superato abbondantemente il numero dei 121 turni di reperibilità max all’anno; vogliamo ricordare che anche il regolamento di servizio cita che il dipendente debba poter recuperare le energie psico fisiche per garantire gli standard prestazionali quando si trova in servizio. Comunque il resto dei funzionari ha dovuto sobbarcarsi, da giugno in avanti, 4 (quattro) micro calamità per piogge forti, grandine, trombe d’aria, venti forti, frane, smottamenti oltre all’ordinario degli interventi di soccorso tecnico urgente, anche senza il contributo del funzionario in argomento. Tuttavia essendo tale funzionario il referente della comunicazione esterna del Comando, lavorava con il telelavoro da casa per produrre i comunicati stampa che poi venivano inviati alle testate giornalistiche locali, talvolta quasi prima che venisse segnalato per email l’intervento, a cura del funzionario in servizio di guardia 8/17 o reperibile o disponibile, al CON ed alla Direzione Regionale oltre che alla Prefettura. Tale mancata prestazione di reperibilità sembrerebbe riconducibile ad un malanno fisico (tutti i dipendenti sia della sede operativa che degli uffici amministrativi) che costringe talvolta il funzionario in argomento ad utilizzare le stampelle per muoversi dentro i luoghi di lavoro! Insomma sembrerebbe un libero professionista che non può rimanere a casa perché perderebbe lo stipendio, ma che sceglie ciò che vuole o che può fare! Questa sigla sindacale adesso vuole chiarezza, visto che gli approcci verbali con il diretto interessato, con il datore di lavoro (ai sensi del DLgs 81/08) e con il medico competente non hanno scaturito alcun effetto se non , ciliegina sulla torta, l’ordine del giorno n° 413 del 27 novembre 2014. Oltre tutto la presenza di un lavoratore all’interno di un luogo di lavoro con ausili alla deambulazione, potrebbe provocare un danno fisico permanente, con conseguente infortunio di servizio e relativa causa di servizio ed equo indennizzo. Pertanto al fine di tutelare l’incolumità stessa del lavoratore, che nel passato ha ricoperto l’incarico di RSPP, sembrerebbe opportuno prendere alcuni provvedimenti, alla luce del contratto nazionale di lavoro del personale dirigente e direttivo e del regolamento di servizio.
Non riuscendo ad individuare l’esistenza di un articolo del CCNL, del Regolamento di servizio DPR 28 febbraio 2012 n° 64, o una Disposizione di Servizio del Comando, riguardo al fatto che sia consentito ad un funzionario direttivo vice dirigente di accedere al luogo di lavoro, e anche ad altre strutture per commissioni, ecc (ha fatto darelatore al forum della prevenzione incendi svoltosi a Milano, dove gli altri colleghi non hanno partecipato per garantire il normale funzionamento del Comando) con l’ausilio di strumenti per la deambulazione (stampelle)?
Rimaniamo in attesa di una risposta, anche per essere tutti più tranquilli e lavorare in serenità con il giusto sentimento di morale ed etica professionale.
In allegato i fogli di servizio di reperibilità mensile dei funzionari