A Amedeo Rossi
Caro Amedeo, non prendiamoci in giro e non nascondiamoci dietro un dito: l'impostazione che tu proponi è di rovesciare la linea politica della Flaica facendola diventare un sindacato moderato e istituzionale coerente con la pratica sindacale da te condotta in questi anni a Latina, quanto al congresso l'unica cosa irregolare consiste nel fatto che non hai mai versato il 20% del contributo al nazionale statutariamente previsto.
Questa linea è stata illustrata bene nel corso dell'intervento tenuto al Direttivo (durato oltre mezzora contro i dieci minuti degli altri) in cui facevi una decisa critica politica all'operato della Flaica che a tuo dire “ ne aveva ridotto l'azione a livello nazionale nel ruolo di spettatore critico ed ininfluente” proponendo quindi un decisivo salto di qualità per rimuovere questa difficoltà, sfoderando degli accordi nazionali che avremmo potuto firmare con organizzazioni padronali minori che ci avrebbero consentito sia di avere i diritti sindacali e la legittimazione di firmatari di accordi nazionali oltre che del diritto di accesso agli Enti Bilaterali.
Questa “importante” proposta politica svelava il motivo per cui la Flaica di Roma e Giancarlo Desiderati non dovevano entrare in segreteria: praticavano da sempre un modello conflittuale di sindacato che oltre ad avere avuto il risultato di mettere in difficoltà le aziende e di strappare sul campo risultati concreti erano riusciti a dare visibilità a tutta la Flaica e a far crescere le adesioni anche negli altri territori.
Il congresso nazionale della Flaica Uniti si è chiuso con una mozione votata all'unanimità e con l'elezione altrettanto unanime del Direttivo Nazionale.
La mozione ribadiva la critica netta alla scelta di Rdb di convocare l'assemblea del 22 maggio e confermava la scelta della Flaica per una Cub che mantenesse la struttura di confederazione di Organizzazioni con una costruzione federale, come è attualmente.
Per quanto riguarda la Flaica si precisavano le politiche e i passaggi organizzativi per costruire un vero e forte sindacato nazionale di classe e conflittuale fondato sulla contrattazione aziendale e su una forte presenza nelle aziende come strumento per giungere alla firma di contratti di gruppo e nazionali: una segreteria ristretta e rappresentativa, una strutturazione verticale nei settori strategici con responsabili e gruppi di lavoro, la strutturazione di un bilancio nazionale alimentato con le delle quote del 20% delle deleghe che le federazioni provinciali dovevano versare al nazionale per sostenere questo progetto che è stato approvato all'unanimità.
Questa linea della Flaica è stata confermata anche dal voto sulla segreteria con cui il Direttivo ha ratificato la proposta fatta dal Segretario Generale con 24 voti a favore e 10 contrari.
Tu, coerentemente con la ipotesi politica avevi avanzato una proposta che prevedeva una segreteria a tre che escludeva Giancarlo Desiderati segretario di Roma.
Per sostenere questa richiesta hai fatto presente la necessità di evitare che nel Lazio vi fossero due segretari nazionali che si sarebbero elisi a vicenda (nella precedente segreteria invece erano presenti sia il precedente segretario di Roma che Rossi senza obiezioni da parte di quest'ultimo) e poi hai utilizzato strumentalmente la vicenda del comunicato su Gaza.
Nella Flaica non esistono maggioranze e minoranze ma le stesse si formano sulle proposte che di volta in volta si discutono, riconoscendo anche a chi si oppone il diritto dovere di rappresentare la Flaica, per questo ti è stato proposto di entrare in segreteria così come sei è stato votato insieme a Galli per rappresentare la Flaica nel coordinamento nazionale della Cub, con il vincolo di rappresentare la linea politica approvata dal congresso.
Il concetto di amici nemici non ci appartiene tanto e vero che prima del direttivo ti avevamo proposto come rappresentante della Flaica al ruolo di coordinatore della Cub nella fase di transizione fino all'assemblea nazionale; hai risposto che l'accettazione era collegata alla tua eventuale entrata in segreteria, se la tua proposta non fosse stata accettata avresti rifiutato tutti gli incarichi compreso questo.
Il confronto è avvenuto pubblicamente, prima nel Congresso e poi nel Direttivo Nazionale, che è stato vivace partecipato e teso, in cui i presenti di cui molti nuovi hanno potuto fare sicuramente un salto di qualità e di conoscenza molto importante. Siamo convinti che questi passaggi siano decisivi per la crescita di un gruppo dirigente forte e nuovo.
Nostro impegno sarà quello di lavorare duramente per realizzare il nostro progetto, e lo faremo con tutti quelli che vorranno impegnarsi a realizzarlo senza discriminazioni ed esclusioni.
La Segreteria Nazionale Flaica
Montagnoli Walter
Amendola Marcello
Desiderati Giancarlo
Savio Danilo
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Replica A.Rossi
Per costume, non rispondo alle polemiche, tantomeno alle menzogne.
Io ho posto degli argomenti.
Dico solo: perché Montagnoli (anche dopo il Direttivo del 10 aprile), mi ha ri....ri-proposto l'incarico di Segretario Nazionale della Flaica insieme a quello di Coordinatore Nazionale della CUB? Che coerenza c'e' con la mia "negatività"?
A Tiboni: perché fai "ricevo e giro" alla lettera di Montagnoli e non anche alla mia?
Il lupo perde il pelo.............
Amedeo ROSSI