LA CRISI LA PAGHINO BANCHIERI, PADRONI, EVASORI
GARANTIRE LAVORO, REDDITO, PENSIONI, CASA, SERVIZI PUBBLICI E BENI COMUNI
il PATTO DI BASE insieme a tutte le forze sociali e di movimento che si battono per non pagare la crisi.
G8: CORTEO A ROMA, "NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO"
(AGI) - Roma, 28 mar. - Vernice rossa contro banche e assicurazioni, scarpe contro il ministero guidato da Renato Brunetta. Il corteo contro il G8 sociale a Roma ha avuto solo pochi, brevi momenti di tensione, smorzati anche dall'atteggiamento delle forze dell'ordine che si sono tenuti a distanza e sono restate a presidiare le vie laterali del percorso. Anche il troncone di corteo degli studenti, ingrossato dai gruppi di Action, Blocchi precari Metropolitani e Coordinamento per la casa, che e' partito dall'universita' La Sapienza senza avere la necessaria autorizzazione preventiva, e' arrivato a destinazione senza incidenti. Solo a Piazza Venezia sono volati grida e insulti contro i finanzieri, accusati dagli studenti delle cariche avvenute all'universita' romana nei giorni scorsi. Della vernice rossa ha anche raggiunto un agente schierato di fronte all'Altare della Patria. Per il resto la manifestazione e' stata pacifica, seppure con molti petardi e fumogeni, con slogan indirizzati soprattutto contro "banchieri, padroni ed evasori" indicati come principali responsabili della crisi. Accanto agli studenti hanno sfilato disoccupati, precari, immigrati (50mila persone secondo gli organizzatori) riuniti dalla "Piattaforma di lotta" varata il 7 febbraio scorso da Cub, Cobas e Sdl, le principali sigle del sindacalismo di base. Tra gli striscioni, "No welfare, no party", "Contro la speculazione edilizia, la mercificazione del sapere e la devastazione ambientale che mondo sarebbe senza profitti" e ancora "No al protocollo onda fuori controllo", "I 'guerriglieri' anomali contro il G14 per un nuovo Welfare", "Casa, reddito, dignita'" e "Hate G8 out of control" "Veniamo dalla Sapienza, andiamo verso l'ignoto", "Contro la crisi, crea indipendenza, diffondi cospirazione". Gli slogan hanno preso di mira in particolare il ministro della funzione pubblica Renato Brunetta e il sindaco Alemanno, ma dal megafono degli studenti sono venute anche molte critiche ai partiti di centrosinistra accumulati a tutti gli altri nella loro "irresponsabilita' e inutilita'".