"Il Gazzettino di Padova"
Si è conclusa ieri, dopo tre giorni di tensione, la manifestazione di protesta che ha portato le ex operatrici della casa di riposo Santa Tecla sul tetto della torre della Saffa: da giovedì pomeriggio sino alle 13 di ieri le manifestanti si sono date il cambio sulla sommità della torre, alta 15 metri, mentre nel parcheggio sottostante il presidio ha ricevuto la solidarietà di moltissime persone.
«Ma non finisce qui - dicono le licenziate, che hanno scelto di non aderire alla proposta occupazionale fatta dalla cooperativa subentrata in casa di riposo a febbraio siamo pronte a mettere in scena altre forme di protesta, molto più clamorose di questa. Per quanto ci riguarda il fatto di essere scese da quella torre è solo un segno di apertura nei confronti della fondazione Santa Tecla e della Regione».
Nel mirino del gruppo c'è infatti il Governo veneto, accusato dalle ex dipendenti dell'istituto per anziani di non aver mosso un dito per sistemare le cose. Luca Zaia e la sua Giunta sono stati invitati a presentarsi a Este per discutere della faccenda: le lavoratrici chiedono da mesi, sventolando una relazione economica e finanziaria fatta dai tecnici regionali l'anno scorso, che la casa di riposo sia commissariata e che il consiglio di amministrazione venga azzerato.
Le lavoratrici sono scese dalla torre ieri pomeriggio alle 13 e sono ritornate nel presidio
«Aspettiamo qui lunedì almeno un componente della Giunta di Zaia - spiega Gabriele Raise dell'Unione dei sindacati di base - devono venire a spiegarci cosa sta accadendo e devono tenere fede ai propri impegni, anche perché ora il consiglio regionale si è esposto molto chiaramente su questa vicenda. Poi se vorrà venire qui anche don Marco Cagol, presidente del cda della Santa Tecla, noi e le ragazze saremo davvero contenti».
La lotta, quindi, non si esaurisce con la fine della protesta sulla torre della Saffa. Il presidio permanente sulla rotatoria di via Prà, a due passi dalla casa di riposo, è stato attivato più di un mese fa e rappresenta ormai un punto di riferimenti per tutte le ex operatrici coinvolte nella complicata vertenza.