Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Veneto Province Padova Argomenti locali Precariato Privato Pubblico Impiego

SANTA TECLA - COMUNICATO STAMPA 08/10/2014

Padova,

Ieri firmato l'accordo di conciliazione tra la maggior parte di USB e la controparte per una assunzione a tempo indeterminato presso Opera Immacolata Concezione di PADOVA, ONLUS di Padova che si occupa di assistenza, delle lavoratrici licenziate con la lettera del 23 dicembre 2013 ed a casa dal 1 febbraio 2014.

Verrà mantenuto lo stesso  livello contrattuale e la stessa anzianità,  con il diritto di ravvicinarsi se OIC acquisirà strutture più vicine ad ESTE, Si configura dunque  come un reintegro presso un'altra struttura riconducibile alla Curia Patavina. Legalmente solo se il periodo di prova sarà superato con soddisfazione di entrambe le parti,  la causa di lavoro verrà decisa.

 La lotta quando orientata a obiettivi scelti dai lavoratori paga sempre, non era vero, come suggerivano in sindacati confederali che non si poteva fare nulla alla luce della lettera di licenziamento, si dimostra anche sbagliato il convincimento che unica soluzione fosse accettare il posto di lavoro nella cooperativa appaltatrice,  con perdita fortissima  di diritti e salario.

Non sono molte le vertenze con personale già messo alla porta, poi riassunto:

la  durissima vertenza che ci ha visto impegnati con 150 gg di presidio permanente presso la rotonda della SS 10 a ESTE , occupazione di torri e "veglie" continue per giorni al Duomo, raccolta firme che ha visto la solidarietà di oltre 6000 cittadini, manifestazioni di dissenso e protesta, ha dato i suoi frutti.

Sottolineiamo che la possibilità di riassunzione era stata offerta a tutte le lavoratrici che dopo il licenziamento non avevano accettato il ricatto del posto in cooperativa e che indipendentemente dalle scelte personali di ogni lavoratrice, USB ha sempre lavorato per la scelta della difesa del lavoro a CONDIZIONI DIGNITOSE PER TUTTI , non sottoposto al ricatto ed alla perdita di dignità, diritti e salario.

Per questi motivi avevamo sempre richiesto un tavolo di contrattazione, che non fosse orientato verso la firma di ogni cosa , ma al raggiungimento degli obbiettivi fissati dai lavoratori. In questa fase purtroppo si dimostra impotente la Giunta Regionale che malgrado le sollecitazioni anche della Assembla Regione , non è riuscita a portare la Fondazione ad un tavolo.

Fiduciosi di una soluzione definitiva: