Caldo torrido, incendi, evacuazioni e blackout: lo scorso 27 luglio avevamo scritto alla DR Sicilia per chiedere misure emergenziali in Sicilia
Pubblichiamo per trasparenza sia la risposta della DR Sicilia che le nostre contro osservazioni
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Risposta USB a riscontro DR Sicilia prot. 2023/ 61030 su misure contrasto rischio stress termico- mancata tenuta infrastrutturale- incendi in Sicilia
Gentile Direttrice Regionale,
nel ringraziarla per il riscontro fornito a strettissimo giro, visto il suo richiamo al rispetto di fonti superiori e competenze decisionali in materia la USB evidenzia:
- Il ricorso “emergenziale” al lavoro agile chiesto dalla scrivente è pienamente compatibile con il dettato contrattuale dal momento che l’articolo 37 comma 3 CCNL Funzioni Centrali prevede “l’Amministrazione avrà cura di facilitare l’accesso al lavoro agile ai lavoratori che si trovino in condizioni di particolare necessità, non coperte da altre misure” . Sul punto si ritiene che temperature superiori ai limiti di legge, blackout energetici e di acqua, intossicazioni da fumo ed evacuazioni degli Uffici per motivi di sicurezza possano ben incarnare questi motivi. D’altronde, vale qui la pena di ricordare che i limiti di prevalenza in presenza che l’Agenzia continua unilateralmente a utilizzare non sono previsti nel CCNL e sono a parere della scrivente da ritenersi anacronistici, così come fatto e ritenuto, d’altronde, dalla maggior parte delle Amministrazioni. Non solo: de iure condendo questo tipo di ipotesi di “accesso privilegiato al lavoro agile” sono previste e oggetto di confronto sul lavoro agile in sede centrale, in quanto incontrovertibilmente eccezionali, ingovernabili, non imputabili a chi lavora ed equo contemperamento di esigenze eccezionali e di servizio;
- Il richiamo fatto dalla scrivente all’art. 4 comma 5 Decreto legislativo 61/2023 concerne ipotesi analogicamente applicabile in quanto connessa a cause di forza maggiore, eventi eccezionali e motivi di sicurezza collettivi. La nostra nota del 27 luglio è stata agita ai fini di una rimessione in bonis, stante, ad adiuvandum, la richiesta di stato di emergenza, con tutti i corollari ratione temporis ad essa connessi, avanzata dal Presidente della Regione Siciliana in data 26 luglio 2023. Non solo: con profonda indignazione rispetto a quanto accaduto la scorsa settimana, è di tutta evidenza che in Sicilia sussista un vulnus e un totale vuoto decisionale in termini di ordinanze prefettizie e dei Sindaci e che, di converso, sussista in capo al datore di lavoro l’obbligo di protezione di cui all’art. 2087 codice civile e un diritto- dovere del Sindacato di tutelare al massimo livello, ivi compreso un utilizzo non distorsivo, concessorio e penalizzante dei permessi personali, le lavoratrici e i lavoratori;
- USB apprezza il dichiarato impegno dell’Amministrazione rispetto alla gestione delle criticità sugli impianti di climatizzazione ma allo stesso tempo non può fare a meno di evidenziare che criticità strutturali e ampiamente prevedibili, stante la ripetitività negli anni, vanno risolte con provvedimenti preventivi e strutturali e non tampone, di cui, nel medio periodo fanno le spese le lavoratrici e i lavoratori;
- USB Sicilia non si stancherà mai di porre alla sua attenzione la disastrosa situazione viaria e dei trasporti siciliana in ordine alla quale si ritiene vadano approntate misure ad hoc in termini di flessibilità oraria e delocalizzazioni
Nella speranza di indurre a riflessioni consequenziali, che il gran caldo non torni e che nessun criminale sfregi ancora la bedda Sicilia si porgono cordiali saluti
USB PI Agenzie Fiscali Sicilia