Tra due giorni scade il termine fissato dall’Agenzia del Territorio affinché i lavoratori possano verificare i propri curriculum vitae all’interno dell’applicativo presenze – assenze.
Il tempo per la verifica è troppo limitato, appena dodici giorni (dal 14 al 25 novembre 2011) ed è necessaria una proroga. In questo ulteriore lasso di tempo occorre anche completare gli altri aspetti della procedura in modo da accelerare la completa definizione dei passaggi di fascia economica.
I tempi ristretti stanno facendo collassare le segreterie degli uffici e mettono in difficoltà i lavoratori che si trovano assenti dal servizio per i più disparati motivi, malattia, ferie, part –time, congedo, aspettativa e che non riescono a verificare la correttezza dei dati inseriti e a presentare eventuale istanza di correzione.
I lavoratori, inoltre, devono essere messi in grado di segnalare tutti i periodi di servizio maturato presso qualsiasi Pubblica Amministrazione senza alcuna esclusione. Le indicazioni che provengono dalla Direzione Centrale, anche in maniera ufficiosa attraverso “slide”, sono troppo restrittive essendo di parte, e comunque non corrispondono a quanto contenuto nell’accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali.
Invitiamo quindi le lavoratrici e i lavoratori a non tener conto delle indicazioni contenute in questi atti non ufficiali e di rivolgersi alla nostra organizzazione sindacale in caso di dubbi.
I periodi di servizio maturati devono riguardare, quindi, tutte le tipologie di contratto lavorativo sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato, ci riferiamo, ad esempio, al servizio maturato come LSU o come trimestrali per la legge 285/1977 o in altre Pubbliche Amministrazioni con contratti atipici.
Non vorremmo però che questi aspetti, comunque importantissimi, distogliessero i lavoratori dall’obiettivo principale, che come USB abbiamo sempre indicato come fondamentale, e cioè quello di una progressione economica per tutti e su cui si è già firmato anche un accordo di programma per il 2011 e 2012 che impegna l’amministrazione ad utilizzare le risorse per questo scopo. Ciò è accaduto anche in altre amministrazioni, che avevano avviato le progressioni economiche prima del comparto Agenzie Fiscali e che ora le hanno estese a tutto il personale.
Questo, e non la notarile interpretazione degli accordi già sottoscritti, deve essere il vero e unico obiettivo da raggiungere. Altrimenti bisogna raccontarla tutta, e dire chiaramente ai lavoratori che per uno che ride ce ne sarà uno che piange e per uno che avrà la progressione economica ce ne sarà un altro che resterà a bocca asciutta.
Da sempre diciamo che la soluzione non può che essere quella di una progressione economica per tutti, "poco importa" se attraverso uno o due step.
Abbiamo scritto all’Agenzia del Territorio per prorogare i termini, per completare l’intera procedura e per stabilizzare nuove risorse al fine di ottenere una progressione economica per tutti i lavoratori. In questo senso va scongiurato il pericolo di cominciare a svuotare il fondo con utilizzi che oggi paiono fantasiosi e anche inopportuni, come ad esempio le posizione organizzative, richieste da altra sigla.
Solo se ci batteremo tutti insieme per il completamento dei passaggi di fascia economica potremo evitare che qualche lavoratore rimanga penalizzato e “fermo al palo”.
Le progressioni economiche per tutti sono un obiettivo possibile e solo la nostra determinazione permetterà di mantenere gli impegni presi con l’Amministrazione evitando colpi di mano per sviare le risorse o peggio ancora soluzioni elettorali che aggirano il problema senza affrontare di petto il nodo vero delle progressioni economiche.
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