Il 12 luglio 2022, il personale della Sasa Spa sarà nuovamente in sciopero. Le motivazioni di questa astensione rimangono le medesime delle precedenti astensioni, ovvero la richiesta di concreti aumenti economici e migliori condizioni di lavoro per il personale viaggiante.
Una giornata di mobilitazione che acquisisce ancora maggiore importanza alla luce delle recenti mosse messe in atto dall'azienda e che peggiorano di fatto ancora di più le condizioni di lavoro del personale viaggiante di Sasa e che di fatto spingeranno nel prossimo periodo altri autisti a dare le dimissioni (solo a Merano saranno 6 gli autisti dimissionari questo mese), aggravando di fatto la già difficile e strutturale carenza di personale che interessa il Trasporto Pubblico provinciale e che di fatto obbliga Sasa a cancellare varie corse.
Venerdì scorso infatti Sasa, con un comunicato ai lavoratori ha annunciato che per tutto il periodo estivo nelle giornate festive avrà la necessità di aumentare il nastro orario del personale fino ad oltre le 13 ore giornaliere, comunicando che “premierà” il personale disponibile a fare tale tipologia di corse con dei buoni benzina o acquisti del valore di 10 € (dalle 10 alle 11 ore giornaliere), 20€ (dalle 11 alle 12 ore giornaliere), 30€ (dalle 12 alle 13 ore giornaliere) 50€ (oltre le 13 ore giornaliere), in sostanza incentivando chi sceglie di peggiorare le proprie condizioni lavorative in particolare sotto il profilo della conciliazione vita/lavoro.
Un comunicato inaccettabile sia come lavoratori che come USB. Infatti l’azienda continua spendere soldi in iniziative mirate a tamponare il problema invece di risolverlo e che anzi, a lungo andare andranno ad acuirlo sempre più, facendo poi pagare le conseguenze al personale viaggiante che si trova ad avere ugualmente stipendi insufficienti a coprire il costo della vita e sempre peggiori condizioni di lavoro ed anche a l’utenza che di conseguenza non ha un servizio pubblico efficiente.
Ancor più sconcertante è la costante ricerca di personale proveniente da fuori provincia e addirittura, come riportato negli ultimi giorni, nei paesi dell’Est Europa, ai quali si offre anche l’alloggio a carico della società, che quindi anche in questo caso, anziché aumentare le retribuzioni del personale viaggiante che già ha, sceglie di ricercare altrove il personale spendendo probabilmente più soldi di quanto non costerebbe adeguare le retribuzioni degli autisti al costo della vita.
Infatti il problema in provincia di Bolzano non è che autisti non ve ne siano, anzi, ma gli stessi se ne vanno o non si candidano in Sasa in quanto le retribuzioni sono insufficienti, e quindi per risolvere la carenza di personale basterebbe un contratto di secondo livello che riconosca al personale gli aumenti economici che lo stesso richiede da tempo immemore.
I lavoratori il 12 luglio saranno quindi nuovamente in sciopero per ribadire le proprie rivendicazioni ma non solo, anche per una migliore qualità del servizio, infatti lo slogan della giornata sarà: “più salari e diritti per i lavoratori, un miglior servizio per l’utenza”.
In concomitanza con lo sciopero, i lavoratori Sasa saranno in corteo a Bolzano, con concentramento alle ore 16.30 in piazza Silvius Magnago, iniziativa alla quale come USB e come lavoratori del Trasporto Pubblico invitiamo anche l’utenza, direttamente interessata dai disservizi provocati dalla situazione in essere.
p. USB Lavoro Privato Trentino Alto Adige
Daniel Agostini
Aderente
alla FSM