Ieri si è consumata l’ennesima aggressione ai danni di una lavoratrice del Tribunale di Roma addirittura da parte di un Avvocato: a scatenare la furia aggressiva dell’uomo il rifiuto posto dalla cancelliera, in corretta applicazione della normativa vigente, di consegnare un fascicolo che l’avvocato intendeva portare fuori dalla stanza.
Episodi come questi si verificano con sempre maggior frequenza, il penultimo in ordine di tempo è quando sono “volate” alcune scrivanie contro dei lavoratori! E’ evidente che tale situazione non è più tollerabile e non si può più ignorare.
Le gravi carenze di personale, di strutture, di risorse e la situazione in cui versa la Giustizia italiana, determinano episodi di intolleranza ed intemperanza da parte di un’utenza costretta nelle condizioni date a lunghe attese.
Sarebbe opportuno che chi di dovere, piuttosto che occuparsi di apparire in prima pagina, si preoccupasse dell’incolumità dei lavoratori. La RdB P.I. nello stigmatizzare i comportamenti sempre più aggressivi nei confronti dei lavoratori, colpevoli di svolgere il proprio dovere in una condizione quotidiana al limite del collasso, denuncia la mancanza di misure di sicurezza e di controllo agli ingressi del Tribunale Civile di Roma dove paradossalmente è possibile entrare anche armati.
A questo punto non è più possibile il contatto diretto con il pubblico e si rende improcrastinabile installare, in tutti gli uffici, barriere divisorie a salvaguardia dell’incolumità dei lavoratori.
Anni di mala gestione del servizio Giustizia hanno defraudato i lavoratori della dignità e del rispetto della funzione.
Anche per questi motivi la RdB P.I. sollecita i lavoratori ad aderire alla protesta indetta dal 15 al 20 Marzo in tutti gli uffici giudiziari rispettando le proprie mansioni e applicando pedissequamente le norme ed i regolamenti che la legge impongono.