Nervi decisamente a fior di pelle, in vista del prossimo 10 febbraio nell’intera regione…
Tutti sembrano aver finalmente compreso la fondamentale importanza che riveste, in un momento particolarmente critico come quello attuale, questo decisivo appuntamento innanzi tutto con la democrazia.
Democrazia mortificata da un parere “dirimente” del Consiglio di Stato che, non a caso pochi giorni prima di Natale quando l’attenzione scema, considera comunque valido un CCNL palesemente illegittimo, perché siglato in data 23.12.08 da una minoranza.
La stessa minoranza che lo scorso 22.01 si arroga arbitrariamente il diritto di siglare l’ “Accordo quadro per la riforma degli assetti contrattuali”. Laddove la parola “riforma” rappresenta solo un eufemismo ed ha il preciso significato di svendita e restaurazione. Con le solite, trite e ritrite giustificazioni: “Meglio di così non si poteva fare” - “Basta con la demagogia” - “Guardatevi intorno e accontentatevi di ciò che avete” - “Piuttosto ringraziate perché avete ancora un posto di lavoro”. Il tutto senza pudore ed è troppo.
Stretta nell’angolo col supporto di una sola stampella perfino l’ineffabile pachidermica CISL corre adesso ai ripari, cercando tardivi consensi tra i lavoratori.
Il nostro percorso, invece, è stato ancora una volta faticoso, ma lineare e trasparente. Dopo la grandiosa manifestazione nazionale e lo sciopero generale del 17.10.08 (l’unico ad oggi effettivamente riuscito contro la Legge 133/2008), la mobilitazione è poi proseguita:
· 31 ottobre 08 - black out informatico dell’ Istituto per recuperare il maltolto;
· 18 novembre 08 - presidio al Ministero dell’ Economia e Finanze contro i tagli;
· 23 dicembre 08 - presidio all’ ARAN contro il rinnovo del biennio economico.
Il coordinamento regionale di Parastato svoltosi il 29 gennaio all’ INPDAP è servito a rinsaldare le fila e per riaffermare le innegabili differenze rispetto all’iter della CGIL.
Percorsi diversi, con schede diverse e in urne diverse. Perché gli obiettivi sono diversi.
La nostra è soprattutto una tappa di consultazione, utile a rilanciare la mobilitazione.
Nel contempo abbiamo fermamente contestato la recente determinazione n. 26 con cui il Direttore Generale ha deciso di assegnare improbabili obiettivi di gestione per l’anno 2009 alla direzione regionale Lazio (tra essi spicca l’avveniristico 95% richiesto per la liquidazione delle pensioni con tempo soglia entro 30 giorni). Nella situazione attuale!
Abbiamo anche provveduto ad inviare urgentemente alla nuova direttrice regionale una richiesta avente ad oggetto le selezioni interne ex art. 2 CCNI 2006.
Il prossimo appuntamento dei delegati è fissato per sabato 7 febbraio presso il teatro Ambra Jovinelli di Roma in occasione della seconda assemblea nazionale dei sindacati di base.
Coordinamento regionale RdB-CUB INPS Lazio