È mancato il numero legale, ieri al Consiglio metropolitano, per sancire definitivamente l’acquisto della sede unica di via Ribotta, operazione finanziaria che ha fatto molto discutere e negli ultimi mesi ha interessato anche la magistratura contabile, che ha inviato atti a comparire a ben 105 personaggi coinvolti tra politici e tecnici, contestando un “buco” di ben 263 milioni di euro.
Ma niente di tutto ciò sembra scoraggiare l’amministrazione che oggi ripresenterà in seconda battuta al Consiglio la delibera di acquisto, convinta di essere dalla parte della ragione e dichiarando nel comunicato stampa del dopo Consiglio di ieri “Abbiamo seguito le indicazioni della Magistratura contabile, oggi potevamo procedere in una direzione di chiarezza per i cittadini e per i dipendenti di questo Ente che si trovano, come del resto noi che la governiamo, nella condizione di trovare la soluzione conforme alla legge che ci consenta di chiudere questa vicenda”.
USB ricorda all’amministrazione che la vicenda si poteva chiudere molti anni fa senza arrivare allo sperpero di denaro pubblico che c’è stato fino ad oggi, quando l’allora movimento pentastellato aveva idee ben diverse da quelle attuali e condivise addirittura un esposto sull’operazione con la nostra organizzazione sindacale. Questo cambio di rotta non aiuta certo a fare chiarezza a cittadini e dipendenti, che sarebbero molto più sereni se chi li governasse fosse perlomeno coerente.
Roma, 28 giugno 2019