A seguito della richiesta di tutte le OO.SS. nella giornata del 21 maggio si è svolto l’incontro con il Ministro del Lavoro sulle questioni relative alla riorganizzazione.
Nonostante il Ministro abbia confermato tutti gli intendimenti in relazione agli interventi che verranno predisposti al fine di aumentare notevolmente le risorse dell’ FDR, la stabilizzazione dei lavoratori del PNRR (già in atto) e di quelli della coesione (seguirà nelle prossime settimane), come USB abbiamo di nuovo sottolineato che una reale riorganizzazione non può avvenire se contemporaneamente il personale non migliora le proprie condizioni di lavoro.
Salario accessorio: la richiesta da parte dell’ Amministrazione dell’integrazione del FDR di cinque milioni e l’eventuale ottenimento di tale somma permetterebbe ai lavoratori di “perequare” parzialmente, somme di molto superiori a disposizione di altri ministeri ed è una condizione necessaria affinché la nostra amministrazione non debba essere considerata il brutto anatroccolo delle funzioni centrali.
Assunzione del personale: l’assoluta carenza di aree seconde, determinata nel corso dei decenni dal blocco delle assunzioni, (ricordiamo che gli ultimi colleghi sono stati assunti negli anni 1990/1993) sta causando, a livello organizzativo, sempre più gravi problemi all’interno delle D.G. con un notevole sovraccarico di lavoro per il personale ancora in servizio. E’ necessario, quindi, prevedere nuove assunzioni di tale personale, ed in tempi stretti, se non si vuole correre il rischio nei prossimi 2/3 anni della totale scomparsa di tali lavoratori.
Organizzazione del lavoro e strumenti: le linee guida sul lavoro agile che ci sono state presentate nell’ incontro del 17 maggio sono apparse a tutte le OO.SS. insufficienti. A fronte di una riorganizzazione così articolata ci si aspettava dall’Amministrazione una disponibilità diversa dalla precedente in relazione al numero delle giornate concesse.
Se i lavoratori del nostro Ministero hanno abbondantemente dimostrato di sapere operare nel migliore dei modi anche da remoto, una riorganizzazione del lavoro deve andare incontro alle esigenze di una popolazione di dipendenti che ritengono oramai fondamentale la conciliazione tra lavoro e vita privata soprattutto in una grande città come Roma alla luce, anche dei lavori per il Giubileo (veri e propri sbancamenti) in corso presso diverse parti della città e che contribuiscono a rendere sempre più complicata la mobilità del personale verso i luoghi di lavoro.
Progressioni orizzontali: bisogna mettere in atto, da subito, i nuovi accordi sulle prossime progressioni orizzontali mettendo a disposizione tutti i fondi disponibili e necessari per permettere al personale di poter migliorare e stabilizzare il salario accessorio.
Lavoratori ex ANPAL: un’ attenzione particolare deve essere data agli ex lavoratori dell’ ANPAL che nel “ritorno” al Ministero, per ora, hanno raccolto solo il peggio:
sono gli unici che non hanno ancora ricevuto gli arretrati della perequazione;
non sono riusciti a concludere le progressioni economiche orizzontali;
rischiano venga loro applicato un regolamento del lavoro agile peggiorativo rispetto al precedente.
Non devono essere i lavoratori a pagare le scelte politiche dei vari governi.
Anche se su questi temi il Ministro ha dato ampia disponibilità ed, in particolare, sul lavoro da remoto ha chiesto tempo per una approfondita riflessione, abbiamo sottolineato che solo con la realizzazione di tali richieste ci troveremo a confrontarci con una reale riorganizzazione che preveda anche un miglioramento delle condizioni del personale del Ministero del Lavoro e non all’ennesima operazione di dirigentificio a seguito della quale ai lavoratori non rimane che …il resto di niente.
Roma, 22 maggio 2024
USB/P.I. Coordinamento Nazionale Lavoro ed INL