Quasi mezzo miliardo di euro tasse evase dai padroni della logistica, sono stati recuperati dalle inchieste della Procura milanese.
L'organizzazione sindacale ha presentato al magistrato integrazioni dettagliate circa precedenti denunce per appalti farlocchi della BRT e raccontato come si stiano gattopardescamente muovendo le aziende, dopo le attenzioni loro rivolte dalla magistratura.
In particolare, USB ha segnalato le lentezze e le dissimulazioni agite dalla BRT nell'accorciamento della filiera, nell'applicare le decisioni stabilite dalle sentenze di tribunale, nell'arrogante pervicacia ad escludere il sindacato rappresentativo e conflittuale.
Altrettanto è stata rappresentata la situazione in GLS, dove si sostituiscono fornitori discussi e discutibili con altri dal passato opaco.
Oltre a ciò è stata portata all'attenzione del P.M. l'anomalia delle aziende in franchising, sempre in GLS, ove si intrecciano le figure del licenziatario con reti d'impresa, appalti e subappalti.
La Procura ha registrato le stranezze della situazione ed ha invitato USB a continuare a monitorarla segnalando il rispetto di norme e sentenze.
I lavoratori hanno le mani pulite: le loro lotte contribuiscono a rafforzare la legalità nella battaglia contro l'evasione fiscale dei padroni.
Usb Logistica