Ci hanno provato in tutti i modi a battere la grande manifestazione Eurostop organizzata con l’apporto e la partecipazione fondamentali di USB.
Prima sequestrando i pullman provenienti dal Nord Italia, poi assediando militarmente il corteo, infine facendo irruzione a mano armata al suo interno per spaccarlo in due.
Ma per quante provocazioni la Questura di Roma abbia messo in campo, il governo Gentiloni e il suo gendarme Minniti non sono riusciti a ottenere quel che da giorni TV e giornali andavano strillando: niente scontri né devastazioni, ma soltanto un potente, gigantesco NO all’Unione Europea del capitale, all’Euro e alla Nato.
Con fermezza le migliaia di compagne e compagni che si sono dati appuntamento a Roma hanno respinto ogni provocazione, obbligando le cosiddette forze dell’ordine a fare marcia indietro e a lasciare libero il pezzo di corteo che volevano arrestare sul lungotevere Aventino.
Persino le tv che seguivano la manifestazione sperando in chissà quali scene di sangue, a partire da Rainews, sono state costrette ad ammettere che nulla era successo e che nessun motivo giustificava l'intervento della polizia.Una grande giornata per USB e i movimenti che sostengono Eurostop.
Un 25 marzo che non verrà ricordato come quello di chi è venuto a Roma per celebrare l’Europa della povertà e dei diritti negati, ma resterà segnato come il 25 marzo di chi con le lotte e le mobilitazioni lavora per abbattere il sistema europeo dei soliti ricchi e dei suoi cani da guardia.