Oggi le delegazioni dei Vigili del Fuoco di Crotone e Catanzaro aderenti all'Unione Sindacale di Base, con il supporto del Partito di Rifondazione Comunista della Provincia di Crotone e di Potere al Popolo (KR) hanno protestato sotto la Prefettura territoriale di Crotone, affinché venga ridata la scorta al Colonnello dell'Arma dei Carabinieri Sergio De Caprio (meglio conosciuto come il Colonnello Ultimo). Nella tarda mattinata la stessa delegazione USB dei Vigili del Fuoco ha consegnato agli organi competenti della stessa Prefettura di Crotone una missiva - evidenziando che la stessa USB VV.F. CALABRIA ha scritto anche agli organi europei ed italiani sui Diritti Umani - una missiva appunto da trasmettere dalla stessa Prefettura agli organi competenti di Governo e dello Stato Italiano indirizzata a: Presidente della Repubblica Italiana, Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministro dell'Interno, Ministro della Difesa e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La missiva è la seguente: <<in riferimento alla comunicazione e alla proposta formulata in esito alla riunione di Coordinamento delle Forze di Polizia tenutosi il 31 luglio scorso, l’Ufficio Centrale Interforze per la Sicurezza Personale ha disposto la revoca della misura di tutela su auto non protetta al Colonnello Sergio De Caprio;
in riferimento ai Sit-In di protesta effettuati dai lavoratori dei Vigili del Fuoco dell’USB di Catanzaro, Crotone, Cosenza e Vibo Valentia per manifestare il loro dissenso per questa serissima problematica;
in riferimento ai vari solleciti elaborati dalla scrivente agli organi competenti (compresi gli organi europei ed italiani sui diritti umani, puntualizzando l’Art.3 - Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: «Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona»).
Per quanto sopra detto, la scrivente con la presente per decisione di tutti i Lavoratori di comparto chiede a tutte le S.V. citate sopra in intestazione, di “ANNULLARE” tempestivamente questa decisione che non ha un filo di responsabilità e di logica nei confronti del Colonnello dell’Arma dei Carabinieri Sergio De Caprio, in quanto è un insulto a tutti noi Lavoratori dello Stato (sia precari che permanenti) che quotidianamente lavoriamo per il soccorso alla popolazione per la legalità e la giustizia, senza, a quanto pare, essere tutelati dopo aver compiuto le nostre azioni. I ringraziamenti non vengono apprezzati da gente come noi, ma essere protetti e tutelati è un nostro diritto Costituzionale. Il Colonnello dell’Arma dei Carabinieri Sergio De Caprio deve essere tutelato in toto, per l’eccellente lavoro svolto ed il servizio reso allo Stato e a tutto il popolo italiano (oltre ad essere un atto DOVEROSO NEI SUOI CONFRONTI POICHE’ E’ UN PATRIMONIO DELLO STATO ITALIANO), così che i ringraziamenti verbali diventino ringraziamenti concreti>>. Oggi è stata scritta un ulteriore pagina della giustizia di strada, che siamo costretti ad incarnare giorno per giorno, noi umili. Possiamo anche sembrare dei folli agli occhi della gente, ma l’importante è che il nostro grido arrivi alle orecchie di chi ascoltando può cambiare le cose e prendendo decisioni può davvero fare la differenza, ecco perché sembrare delle mosche bianche non ci fa paura, ma incute e incuterà sempre timore nelle mosche che cercano di confondersi tra lo sciame.
Catanzaro, 23/11/2018
per Il Coordinamento Regionale Calabria USB VV.F.
Silipo Giancarlo