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21 marzo 2007. Oggi è primavera (riuscitissimo il NOCOMMA165DAY)... comunicato nazionale e comunicati locali

Roma,

Genova, Catanzaro, Bologna, Firenze, Venezia, Padova, Ancona, Cagliari, Bari, Milano, Napoli, Catania, Palermo… sono solo alcune delle Prefetture a cui delegazioni di lavoratrici e lavoratori delle Agenzie Fiscali hanno consegnato oggi le prime firme raccolte sotto la petizione relativa al comma 165.

A Roma i lavoratori si sono recati al Ministero Economia e Finanze, dove una delegazione ha incontrato il sottosegretario Paolo Cento e il capo di Gabinetto Paolo de Ioanna.

Nelle loro mani sono state consegnate le oltre 13.500 firme raccolte fino ad ieri (ma già oggi siamo saliti a 14.350).

Partendo dalla questione del comma 165 abbiamo sottolineato la necessità di ottenere investimenti seri sulla macchina fiscale e risposte concrete per le soddisfare le necessità dei lavoratori.

In particolare, abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo di confronto per modificare la normativa in questione e per rendere certa ed erogabile subito la retribuzione per il lavoro svolto.

Abbiamo richiesto, al fine di valorizzare il lavoro dei dipendenti delle Agenzie Fiscali, la verifica dell’effettivo risparmio e dell’effettiva produttività delle diverse società che sono state esternalizzate (SOSE, Demanio EPE ecc.).

Abbiamo protestato sulla violazione attualmente in atto delle regole e della democrazia sindacale.

Abbiamo infine rilevato l’assenza cronica di un interlocutore politico per i lavoratori delle Agenzie Fiscali che, da troppo tempo, sono obbligati a confrontarsi solo su un piano che non consente di perseguire soluzioni che vadano al di là della semplice “gestione aziendale”.

I rappresentanti di Governo e dicastero sono rimasti impressionati dalla quantità di firme raccolte in pochissimi giorni (oltre il 25% del personale con picchi di oltre il 40% in alcune regioni), al punto tale da impegnarsi a far protocollare le stesse in modo di essere certi che il Ministro Padoa-Schioppa ne prenda visione.

Nel merito, ritenendo utili ed interessanti le nostre considerazioni, hanno preso l’impegno di attivarsi per fornirci le risposte che abbiamo richiesto.

Infine, un pensiero va al Vice-Ministro Visco, da noi più volte inutilmente interpellato.

Siamo certi che di fronte a migliaia di firme non potrà più ignorare le istanze dei lavoratori. Ci aspettiamo a breve una sua convocazione… e, se non dovesse arrivare, saremo noi ad andare da lui…  forti delle oltre 14.000 firme fin qui raccolte e di tutte le altre che continueremo a raccogliere. Forti della fiducia di lavoratrici e lavoratori che sempre più si sta trasformando in iscrizioni alla nostra organizzazione.

… e si… perché la questione non si chiude certo con la giornata di oggi…

… continueremo a raccogliere le firme e poi scenderemo in piazza, nello sciopero generale di Pubblico Impiego del 30 marzo prossimo… chi ci amministra deve capire che è finito il tempo dei giochi: è cominciata la primavera!