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Città metropolitane

A Roma c’è un problema di democrazia

Roma,

Nella capitale d’Italia, nella sede del Giubileo, il livello di confronto tra Amministrazione comunale e istanze dei cittadini è ormai ridotto allo zero.

Ma il fattore di scandalo, in un paese che ha approvato il Decreto Sicurezza, che ci ha portato ad un’economia di guerra, che cerca in tutti i modi di scacciare gli immigrati, di aumentare il livello di sfruttamento lavorativo, è che a Roma non governa la destra, non governa Meloni. A Roma c’è una Giunta di Centro Sinistra, c’è una Giunta che vede assessori che in passato sono stati paladini dello stato sociale, della difesa dell’ambiente, dell’inclusione sociale, delle lotte territoriali, delle rivendicazioni dei centri sociali romani e dei diritti dei lavoratori: oggi si sono piegati, con l’appoggio di quei consiglieri comunali eletti in rappresentanza delle istanze giovanili e ambientaliste, alle logiche degli investimenti privati, dei costruttori, o meglio dei palazzinari, delle multinazionali, dei “prenditori” venuti dall’estero; è una giunta che ha sposato in tutto e per tutto il modello Giubileo, ossia lo sposalizio Gualtieri /Meloni.

È una Giunta che per portare avanti una lunga serie di operazioni privatistiche, utili all’arricchimento di pochi sulle spalle di molti non ha esitato un momento.

Per portare avanti le proprie politiche non ha esitato a violare ripetutamente i passaggi necessari in una democrazia, ossia il confronto con le istanze dei cittadini che sono costretti a subire scelte non discusse.

Ma è una Giunta che fa di più, non tiene conto dei rischi ambientali, come per l’Inceneritore di Santa Palomba, o per il Biodigestore di Casal Selce, non tiene conto degli spazi verdi e della viabilità dei quartieri, come per lo Stadio di Pietralata o per l’indiscriminato taglio degli alberi in varie parti della città.

Non tiene conto del gravissimo problema dell’abitare, permettendo sfratti in tutta la città senza soluzioni alternative, dando il via libera continuo a cementificazioni e consumo di suolo, senza curarsi delle centinaia di migliaia di suoi cittadini che vivono condizioni abitative drammatiche.

È una Giunta che non tiene conto delle condizioni insufficienti e degradanti in cui tiene le periferie romane, e delle croniche insufficienze dei servizi pubblici, con gravi carenze di organico in ogni ente, in primis nel Comune di Roma, e nelle aziende partecipate, dove pur avendo minimo il 50% del controllo della società, permette svendite e entrate di investitori stranieri senza scrupoli, vedi ACEA.

Ma a Roma c’è un problema di democrazia, non è possibile, infatti, che ad ogni iniziativa del sindaco, nei quartieri dove applica il “modello Giubileo” per consentire le sue passerelle, tutti coloro che vorrebbero esprimere dissenso, chiedendo un confronto dialettico con il Sindaco e con gli Assessori, vengono circondati e contenuti dalle forze dell’ordine come pericolosi delinquenti.

È successo anche ieri a Pietralata, come è successo per tutti gli ultimi due anni, a TorBella Monaca, a Casal Selce, a Pietralata a MonteVerde: Polizia, solo Polizia e denunce, queste le risposte della Giunta.

Una Giunta rimasta sorda anche di fronte alle manifestazioni di migliaia di persone che hanno invaso il Campidoglio a Dicembre del 2024 e a Maggio del 2025, sorda alle centinaia di iniziative e richieste di incontro che sono state fatte da comitati, associazioni, dal nostro sindacato, da singoli cittadini.

MAI era successo che il confronto fosse negato con così tanto disprezzo e arroganza.

Ora il coordinamento di comitati che ha avuto la forza e l’intelligenza di non disperdersi e di mantenersi unito e forte nel portare avanti le proprie proteste, si rivolge non più solo alla Giunta ma a tutto il consiglio comunale: chiedendo a gran voce un Consiglio Comunale aperto per una discussione vera sulle esigenze della città, per riportare al centro della discussione all’interno del Campidoglio il concetto di CITTA’ PUBBLICA, e non di città in mano ai privati.