I primi dati sullo sciopero ci raccontano che sono in tanti i lavoratori e le lavoratrici che hanno aderito alla protesta che metteva assieme le condizioni di lavoro, in particolare il tema dei salari, e le scelte guerrafondaie della Nato e della Ue alle quali il governo Meloni ha deciso di uniformarsi.
Molto alta la percentuale di adesione nel trasporto locale con punte dell’80% a Bologna e Ferrara, del 75% a Roma e in Puglia, sopra il 50% a Milano, in Umbria e a Treviso, molto alta anche a Napoli di cui non conosciamo però la percentuale, 30% a Bolzano e in generale: nel settore in sostanza si registrano un po’ dappertutto una grande riuscita dell’agitazione.
Forte è stata l’adesione allo sciopero nel settore ferroviario con la cancellazione del 90% delle Frecce, del 70% degli Intercity e tra il 30% e il 50% di quelli regionali, che suona a ulteriore conferma della rabbia di tanta parte della categoria per la firma del CCNL da parte di Cgil, Cisl e Uil.
Clamorosa l’adesione allo sciopero che si è registrata nei porti a cominciare da quello di Genova, dove l’80% dei lavoratori si è astenuto dal lavoro, segnalando la forte complicità di tutto il porto con la spinta promossa dal Calp e da Usb a non collaborare con la movimentazione delle armi.
Molto alte le percentuali che si sono registrate anche nell’industria (ma qui il nostro sciopero si è mescolato con quello di Fim, Fiom e Uilm) e nella logistica. Nel settore pubblico significative le percentuali di sciopero nel settore delle funzioni centrali (sopra il 10%), proprio quello che ha subito lo schiaffo del contratto con i salari sotto il livello di inflazione.
Mentre continuano ad arrivare i dati dagli altri settori, dall’igiene ambientale al commercio ai servizi in genere, è molto incoraggiante sapere che in questa condizione di grande difficoltà economica centinaia di migliaia di lavoratori abbiano scelto di scioperare mostrandosi consapevoli di quello che sta accadendo e indisponibili a subire passivamente la propaganda di guerra del governo.
Ora assieme alla coalizione Disarmiamoli prepariamoci alla grande manifestazione di domani 21 giugno che partirà dalle 14 da piazza Vittorio a Roma: ci vediamo in piazza.