Il Convegno promosso oggi dalla stessa Regione sull’autonomia regionale “differenziata” è una operazione di propaganda in vista del prossimo 15 febbraio quando il governo Conte si appresterà a dare il via libera al cosiddetto federalismo aumentato.
L'adesione al percorso da parte dell'Emilia-Romagna, a guida Partito Democratico, è la conferma di una intesa trasversale su questa “secessione dei ricchi”, che coinvolge, oltre alle forze politiche, il padronato e i sindacati collaborazionisti come dimostra la partecipazione al convegno da parte della Confindustria e di CGIL.
Con la “secessione dei ricchi” si aprirà, anche nelle stesse regioni autonomizzate, una nuova stagione di tagli ai servizi pubblici e le privatizzazioni, la precarizzazione del lavoro e il contenimento dei salari.
Con i tagli, ispirati dalle politiche neoliberiste di Bruxelles, la coperta si è ristretta per tutti, ma il federalismo aumentato non potrà che accrescere disparità.
L’Unione Sindacale di Base ha deciso pertanto di lanciare una mobilitazione nazionale e di protesta a Roma in piazza Montecitorio il prossimo 15 febbraio per fermare questo processo e riaprire la discussione.
Abbiamo bisogno di rilanciare l’occupazione, sviluppare la pubblica amministrazione e lanciare un piano straordinario di realizzazione di infrastrutture economiche e sociali indispensabili per il nostro futuro. Vogliamo una fiscalità progressiva e perequativa, vogliamo più giustizia sociale ed un piano vero di lotta alle disuguaglianze sociali.
USB Emilia-Romagna
Aderente
alla FSM