L'operaio aveva 30 anni ed era impiegato, con una ditta esterna, alla sistemazione delle coperture in un capannone a Borgo Panigale a Bologna: era al lavoro a un lucernario che dalle prime ricostruzioni pare abbia ceduto, facendolo precipitare per una decina di metri.
Le morti sul lavoro non accennano a diminuire: quasi il 70% degli infortuni fatali riguarda lavoratori e lavoratrici giovani, sotto i 40 anni.
Solo pochi giorni fa una gru, nel quartiere Porto, è crollata sul cantiere edile ed in mezzo alla strada, abbattendosi sul palazzo di fronte. Solo per miracolo non vi sono state vittime.
La messa in sicurezza di ogni cantiere e luogo di lavoro, la dotazione di ogni strumento necessario a prevenire deve essere una priorità per le istituzioni e i datori di lavoro, in cui investire concretamente. Troppo spesso invece si lesina, oltre che sui salari, proprio sulla salvaguardia della salute e della sicurezza dipendenti.
Per questo rivendichiamo non solo maggiori tutele, ma una legge che istituisca il reato di omicidio sul lavoro. In questo modo sarà possibile obbligare le imprese a dotarsi di ogni mezzo necessario alla nostra tutela e porre uno strumento di deterrenza contro chi, per accumulare sempre maggiori profitti, non lo fa.
Il suo nome è Giuseppe Leanza, la nostra solidarietà va alla sua famiglia e ai suoi cari. Basta morti sul lavoro.
USB Bologna