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Commercio, necessario il monitoraggio dei lavoratori

Nazionale,

USB esorta il Governo ad effettuare i tamponi anche ai lavoratori del Commercio

I lavoratori del Commercio e della Grande distribuzione in genere non si sono mai fermati in questi mesi di emergenza sanitaria, garantendo l’approvvigionamento primario di beni essenziali e non a tutta Italia, comprese le zone dove i contagi sono più alti.

Solo dopo molte denunce, nel picco della pandemia, sono state garantite per legge le misure di prevenzione e protezione minime per ridurre il rischio di contagio. Misure applicate però a macchia di leopardo nelle varie catene commerciali, senza controlli rigidi da parte degli enti preposti. La maggior parte dei lavoratori continua a non avere mascherine a norma e guanti sufficienti, mentre la sanificazione a fondo rimane inapplicata a tantissimi punti vendita che si limitano ad una pulizia ordinaria che nulla ha a che vedere con il rischio biologico costituito dal Coronavirus.

Allo stesso modo, il Governo non è intervenuto sulle chiusure domenicali e festive che hanno lo scopo di alleviare i carichi sui lavoratori, permettendo il necessario recupero psico fisico. Tutto è stato lasciato nelle mani delle singole Regioni.

 

Ad oggi, sono centinaia i lavoratori del settore ammalatisi a causa di ritardi e mancanze in fatto di salute e sicurezza, manca però completamente un monitoraggio istituzionale in questo settore. In alcuni casi, addirittura, la catene commerciali hanno omesso di segnalare alla Asl presunti casi soggetti positivi, sostituendoli con dipendenti fuori sede o richiamati forzatamente dalle ferie.

 

USB invita il Governo, in particolare il Ministro dalla Salute Roberto Speranza, a considerare il Commercio come settore a rischio, visto il contatto continuo dei lavoratori con il pubblico e pertanto con possibili persone positive asintomatiche o meno.

Tutti i lavoratori devono essere sottoposti a tamponi preventivi e ripetuti al fine di tutelare la loro sicurezza e quella degli utenti che vivono i punti vendita.

Chiediamo un monitoraggio costante sull’applicazione delle norme emanate con severe sanzioni per le aziende inadempienti. Mai più un lavoratore con sintomi da Coronavirus deve essere messo in malattia, nel silenzio generale, e sostituito con altro personale con il punto vendita aperto e mai sanificato.

 

USB Commercio