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Vigili del Fuoco

Domenico De Bartolomeo può rappresentare lo Stato?

Roma,

 

Domenico De Bartolomeo, direttore regionale per il Lazio del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco

può rappresentare lo Stato, la Pubblica Amministrazione e i vigili del fuoco?

 

 

Come USB spesso ci siamo scontrati e trovati in totale disaccordo con la nostra dirigenza, non abbiamo quasi mai condiviso lo stesso lato della barricata, ma con De Bartolomeo la misura è davvero colma: con una figura del genere è impossibile intrattenere relazioni formali, per via dei suoi comportamenti arroganti, narcisisti e sessisti messi costantemente in pratica con elevatissima violenza verbale.

Il giorno dell’insediamento come direttore regionale del Lazio, De Bartolomeo si è presentato a tutto il personale con un discorso da vernacoliere: “Io sono rimasto lo stronzo di sempre, pronto a tirare le scrivanie se serve, e applico solo la mia costituzione romana: art. 1… e ‘sti cazzi; art. 2… non mi rompete i coglioni; art. 3… io so’ io e voi non siete un cazzo”.

Dal giorno di questo discorso, pregno di lodevoli significati, il direttore regionale del Lazio ha ridotto la sua presenza fisica a circa un giorno alla settimana nella sede lavorativa. Di proposte, innovative e non, lavori o incontri sindacali non vi è traccia o quasi, ma forse è un bene. Da febbraio ad oggi ha convocato le organizzazioni sindacali soltanto tre volte. Forse nessuno gli ha comunicato che il lockdown e lo smart working sono finiti da un pezzo.

Basterebbe anche così, ma per fare buon peso ecco un florilegio dei comportamenti dell’ingegner De Bartolomeo:

- Questa persona nell’esercizio delle sue funzioni, nel suo ufficio, durante l’orario di lavoro, ha aggredito verbalmente due funzionarie amministrative, due lavoratrici. Può un dirigente generale dello Stato ricorrere al “bossing” urlando, sbattendo i pugni sul tavolo, usando toni e modi ingiustificati e inopportuni durante un confronto lavorativo? Può usare la propria qualifica come strumento di potere e sopraffazione? E tutto ciò solo perché chiedevano conto di un’esercitazione faraonica sull’isola di Ponza, fatta negli stessi giorni dell’alluvione in Emilia Romagna - dove intanto si scavava con le mani nel fango - e per la quale sono stati sottratti uomini, mezzi e soldi che si sarebbero potuti impiegare proprio nei territori duramente colpiti.

- Un collega è stato intimidito con l’accusa di fornire a USB informazioni rispetto alla richiesta di chiarimenti sulle anomalie scaturite dall’operato di De Bartolomeo.

- A Ciampino questo dirigente generale dello Stato ha dato in escandescenza perché ai varchi dell’aeroporto volevano, come ovvio, controllare i documenti ed il regolare permesso, urlando che lui conosce il capo dell’Enav!

- Ciliegina sulla torta, un collega è stato aggredito per il semplice fatto di stare seduto su una panchina all’interno dell’autorimessa del comando di Roma. Stessa sorte per un nostro rappresentante, che per difendere il collega ha subito identica aggressione .

Come USB abbiamo predisposto 7 richieste di chiarimenti in questi mesi, ma non abbiamo mai ricevuto risposta.

È per la somma di questi ed altri episodi che lunedì scorso, durante l’ennesimo incontro farsa tra amministrazione e organizzazioni sindacali, non siamo più riusciti a sopportare gli atteggiamenti di questa figura e gli abbiamo reso pan per focaccia. Ora Domenico De Bartolomeo sa che USB non arretrerà mai, pronta a lottare e difendere con ogni mezzo necessario le lavoratrici ed i lavoratori che è chiamata a tutelare.

 

per il Coordinamento Nazionale USB VVF

Costantino Saporito