Con la legge di stabilità la conferma dei fatti è arrivata e le reazioni pure.
Ora tutti i lavoratori della scuola quelli interessati al proprio lavoro, alla riuscita dei loro sforzi quotidiani per svolgere la propria vera funzione non hanno altro da fare che tirare le somme.
Conferma del blocco dei contratti, tagli alle supplenze (che comporterà l'aumento delle ore di lavoro), anni in più di lavoro per chi rimane, un'altra bastonata sul personale ATA, e pure ai colleghi che in questi anni si sono resi disponibili a fare da Vicari scelti dai Dirigenti ai quali è stato tolto quel poco di ore di esonero rimaste! Certo, ci sono pure le stabilizzazioni per i precari, solo per i docenti; stabilizzazione dovuta; ma ampiamente insufficiente a coprire le esigenze della scuola: il classico ricatto alla Marchionne.
Non c'è un Governo che giuri fedeltà ai Trattati Europei e ai ricatti della Trojka che possa imprimere una svolta al paese. Su nessun aspetto della vita possono intervenire senza distruggere le conquiste dell'umanità: dalla salute all'istruzione, dalle pensioni alla lotta alla disoccupazione, dalle tasse al diritto alla casa come alla mobilità, dalla difesa della natura alla protezione delle popolazioni colpite da cataclismi, dalla vita democratica nelle istituzioni alla libertà.
Continuano a finanziare la minoranza di imprenditori, affaristi e speculatori vari che sono causa di crisi e miseria.
La crisi avanza e i nostri sacrifici se li mangia un giro negativo delle borse: non vale la pena rischiare il futuro dei nostri figli, non vale la pena rovinare la nostra vita.
Questi signori stanno trascinando l'Italia in tutti gli scenari di guerra e per realizzare tutto ciò l'autoritarismo e la repressione sono gli strumenti più usati.
E di cosa si lagnano i sindacati della scuola? Hanno sostenuto la distruzione della scuola pubblica statale in cambio della loro salvezza, ora che gli spazi e le briciole sono finiti si sentono in pericolo e i più coraggiosi della CGIL dopo aver firmato già Accordi vergognosi (ad esempio quello di Trento o sulla Rappresentatività) e Contratti a perdere (i più recenti della scuola privata), incassato tutto il possibile dai Fondi Pensione, oggi ci chiamano a ben due manifestazioni di sabato!!
Basta! Non si può più chinare la testa: è ora di lasciare i sindacati collaborazionisti, stracciare le tessere di CGIL,CISL, UIL, SNALS, UGL e GILDA.
È ora di scioperare e farlo con tutti i lavoratori del pubblico e del privato, con i giovani studenti e disoccupati, con le donne e gli uomini che NON CI STANNO!
24 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE ANCHE NELLA SCUOLA