L'incontro tenutosi in presenza del Direttore dell'Agenzia il 22 aprile è stata una trattativa "vera". Una trattativa nella quale l'Amministrazione ha tentato da subito una manovra diversiva cercando di spostare l'attenzione della discussione sul 730 precompilato e sui "benefici effetti" che, a suo avviso, comporterebbe nei rapporti tra fisco e contribuenti (sulla natura propagandista e sulla scarsa fruibilità di questo strumento ci siamo già abbondantemente pronunciati in diversi comunicati).
A seguito della vibrante protesta da parte dell'USB sulle modalità con le quali si stava portando avanti la discussione, abbiamo ottenuto che al tavolo si cominciasse subito la discussione su ciò che interessa veramente i lavoratori: le politiche retributive praticate nei confronti del personale ed in particolare il completamento degli sviluppi economici avviati nel 2010.
Mentre l'Amministrazione continuava a ribadire l'impossibilità di far scorrere integralmente le graduatorie e frapponeva diversi ostacoli tecnici, l'USB nel suo intervento evidenziava:
a) il totale fallimento delle politiche del personale praticate dalle Agenzie, come certificato anche dalla sentenza della Corte Costituzionale sugli incarichi dirigenziali;
b) il percorso di mobilitazione avviato negli uffici attraverso assemblee e mozioni a sostegno del riconoscimento professionale e salariale di tutti i lavoratori;
c) la nostra intenzione di arrivare anche ad uno sciopero dei lavoratori qualora non si procedesse a scorrere integralmente le graduatorie del 2010 e aprire, nel contempo, una nuova procedura per tutti, anche individuando ulteriori risorse per implementare il numero dei posti da mettere a disposizione dei passaggi di fascia.
Dopo il giro di tavolo che registrava la compattezza del fronte sindacale su questi punti, la riunione si interrompeva per consentire all'Amministrazione di valutare il da farsi.
Alla ripresa dei lavori veniva sottoposto alle OO.SS un verbale di intesa che accoglieva le proposte di parte sindacale.
Crediamo che alcune riflessioni siano però necessarie.
Il verbale di intesa sottoscritto non è stata una gentile concessione, ma un risultato strappato con le unghie e con i denti grazie anche alla massiccia mobilitazione messa in campo in questi giorni. Le assemblee che l'USB sta promuovendo e le tante mozioni pervenuteci dai vari uffici nelle quali si evidenzia quella asimmetria tipica del nostro ordinamento professionale che riconosce tantissimo a pochissimi e nulla a tantissimi lavoratori, hanno determinato le condizioni perchè si giungesse a questo primo risultato.
Tutto risolto? Certamente no!
Il verbale di intesa non è un accordo sindacale, è solo un primo passo, certo importante, che impegna l'Amministrazione nella direzione del raggiungimento di un obbiettivo che l'USB persegue da sempre. La trattativa vera e propria che entrerà nel merito dei dettagli anche tecnici, seguirà in questi giorni ed è necessario che i lavoratori la accompagnino attivamente facendo sentire tutto il loro sostegno.
Un vecchio motto dice "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio" e crediamo che questo valga doppiamente quando si ha a che fare con unaAmministrazione che spesso ha tradito le aspettative professionali dei lavoratori.
Inoltre, il ragionamento che l'USB sta promuovendo negli uffici interessa l'ordinamento professionale nella sua interezza, ma intreccia tematiche relative anche ai carichi di lavoro e ai rischi professionali sui quali è doveroso pretendere delle risposte da parte dell'Amministrazione.
Siamo consapevoli dell'importanza di questo primo risultato raggiunto, ma ora, a maggior ragione, bisogna continuare a far sentire il fiato sul collo dell'Amministrazione.
Per queste ragioni l'USB continua la mobilitazione avviata ed invita le sue strutture e il personale a proseguire nella raccolta di firme a sostegno del riconoscimento professionale di tutti.
Nessun passo indietro fino al raggiungimento pieno del risultato! Riprendiamoci ciò che ci spetta!