Domani ci incontreremo con l’amministrazione per la sottoscrizione di un accordo triennale di programma, per il periodo 2010-2012, primo atto dell’intesa sugli “impegni programmatici” siglata lo scorso 21 ottobre.
C’è grande attesa da parte nostra, ma soprattutto da parte dei lavoratori, su un accordo che dovrebbe delineare un piano programmatico di crescita professionale ed economica, tale da permettere in un triennio un passaggio di livello economico a quanti non hanno avuto con le ultime selezioni. In un contesto di contenimento della spesa complessiva per il personale, tale percorso sarà possibile agendo, come si è fatto in passato, sul riassorbimento di una parte del salario accessorio.
Siamo consapevoli che lo scoglio maggiore sarà dare risposte concrete ai lavoratori che aspirano alla progressione da un’area all’altra, considerati i vincoli legati alle autorizzazioni da parte dei ministeri ed ai costi che in questo caso sono a carico dell’amministrazione, in ogni caso cercheremo di far stare dentro il piano programmatico tutti i lavoratori.
L’intesa di domani è propedeutica alla definizione del contratto integrativo di ente 2010, che dovrà attuare gran parte degli impegni che saranno contenuti nell’accordo di programma.
In linea con la mozione approvata nel corso della manifestazione nazionale del 1° ottobre a Roma, accanto alla crescita professionale l’accordo di programma affronterà anche il tema della stabilizzazione di parte del salario accessorio, in modo da non determinare divisioni tra i lavoratori che otterranno il livello economico superiore prima e quelli che lo avranno successivamente.
In un momento di grande difficoltà per le amministrazioni pubbliche, di fronte a norme liberticide che stanno cercando di affossare il pubblico impiego, considerato il blocco totale fino al 2013 del rinnovo dei contratti collettivi, la sottoscrizione di un accordo programmatico che apra concrete prospettive per i lavoratori dell’INPS ci sembra un risultato di assoluto rilievo, che abbiamo potuto ottenere soltanto grazie alla straordinaria mobilitazione e partecipazione dei lavoratori dell’ente. Il resto sono chiacchiere.
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