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Lazio

SU NUOVE BASI

Roma,

Comunicato n. 28/10

 

Si è svolto la scorsa settimana l’incontro avente ad oggetto la programmata estensione della sperimentazione del nuovo modello organizzativo (di cui alla circolare n. 102 del 12.08.2009) in ambito regionale.

La riapertura di corrette relazioni sindacali in via Borsi è stata da tutti salutata positivamente e, nell’ottica di una reciproca collaborazione, si è poi convenuto di esaminare con oculatezza le difficoltà estreme presenti soprattutto nell’area romana, contestualizzando di pari passo le singole situazioni.      

La direzione regionale non ha mancato più volte di farci notare come il ricorso per attività antisindacale da noi proposto presso il Tribunale di Roma (sezione Lavoro) sia stato sostanzialmente rigettato, anche se di fatto la trattativa che riguardava le quattro aree metropolitane non è mai tornata al tavolo nazionale. Abbiamo subito replicato ribadendo la legittimità e il fondamento delle posizioni assunte. Il fatto che la stessa amministrazione abbia dapprima fatto quadrato per difendere a spada tratta le proprie scelte comunque unilaterali ed abbia poi potuto tirare un sospiro di sollievo, considerata la momentanea conclusione del nostro ricorso sul processo di riorganizzazione in atto, la dice lunga al riguardo. Abbiamo pure rammentato che, grazie alla mobilitazione attivata unitariamente nei mesi scorsi, l’intera “riorganizzazione” è stata finalmente collegata ad un percorso di crescita professionale per tutti. La qual cosa ci interessa molto da vicino e infinitamente di più che non le circa 120 posizioni organizzative (sugli oltre 2.500 dipendenti INPS presenti nel Lazio) da assegnare tramite i bandi.

Abbiamo anche messo nel giusto rilievo l’accordo di programma sottoscritto lo scorso 21 ottobre sul tavolo nazionale, che di fatto azzera le Linee guida 2010. Le critiche alla fase formativa sin qui attuata dalla direzione regionale, nonché sul mancato coinvolgimento del personale, sono state (CISL a parte) unanimi e convinte. C’è insomma da realizzare qualcosa di più di una semplice e tassativa divulgazione, proprio perché senza condivisione non si va da nessuna parte.

La riqualificazione degli osservatori territoriali, attraverso una serie di costanti e periodiche convocazioni, è stata ribadita finanche dal messaggio n. 26551 del 22.10.2010 da parte della direzione generale. Ricordiamo, in proposito, che in 9 lunghi mesi di gestazione l’unico osservatorio sulla “fortunata” sede pilota di Frosinone è stato convocato in via Borsi il 24 giugno 2010. Dopo di che, il buio.

Dagli organigrammi che sono stati consegnati si evince inoltre che, a differenza di quanto accade in tutte le agenzie dell’area metropolitana romana, non è al momento prevista la figura dell’ottimizzatore nelle agenzie di Anagni e Sora.

Da segnalare, infine, il comportamento davvero inqualificabile della CISL che, a più riprese, sosteneva a scatola chiusa la bontà di tutta l’operazione e, senza essere interpellata, rispondeva al posto dell’amministrazione ai dubbi sollevati dalle altre OOSS, giungendo a richiedere al termine i tavoli separati dalla RdB. Resta il giudizio fortemente critico sulla riorganizzazione/smantellamento e sui metodi.

Ora, ci auguriamo si possa ripartire su nuove basi e su criteri condivisi. 

 

Coordinamento regionale RdB-USB INPS Lazio