Scriviamo questo appello alla cittadinanza perché è da sempre sensibile alle problematiche dei vigili del fuoco; proprio a loro diciamo con grande rammarico che i Vigili del Fuoco stanno vivendo condizioni di lavoro non più tollerabili.
L’Unione Sindacale di base, dei vigili del fuoco del comando di Savona, denuncia con forza le anomalie e prova ad esprimere la rabbia dei lavoratori sulla situazione di grande degrado che coinvolge le nostre sedi di lavoro, le attrezzature e gli automezzi.
Noi come Vigili del fuoco avremmo bisogno di risorse economiche e personale per risolvere problemi che ogni giorno interferiscono con il nostro, già difficile, lavoro di soccorso; possiamo raccontare di cancelli automatici che non funzionano e mancanza di personale per presidiare le sedi di servizio, di autopompe del “secolo scorso” che cerchiamo di fare funzionare malgrado siano pezzi da museo.
Non possiamo pretendere miracoli da camion che corrono in sirena dal 1995; sono classe di inquinamento euro zero e fanno veramente “acqua da tutte le parti”. Nonostante ci sia la buona volontà di riparare pezzi, aggiustare e manutenere la ruggine la fa’ da padrona.
Gli stessi operatori una volta saliti sul camion e accesa la sirena non riescono a parlare con i colleghi a causa dello scarso isolamento acustico.
Il risparmio a tutti i costi, con i tagli al bilancio del ministero dell’interno, hanno toccato ogni ambito; dalle risorse insufficienti per fare la manutenzione alla sedi di servizio per arrivare alle cose più piccole come le radiotrasmittenti che gli operatori hanno in dotazione e che in alcuni casi non hanno la certificazione per entrare negli ambienti pericolosi pieni di gas.
Purtroppo le morti di pompieri di questi anni non hanno spostato di molto l’attenzione verso la qualità del soccorso che i Vigili del Fuoco sono chiamati a svolgere.
E’ necessario un piano d’investimento continuo per i VVF Savonesi; lavoratori a rischio continuo che da molto tempo si trovano in queste poco dignitose condizioni di degrado malgrado ogni giorno mettono tutta la loro esperienza per tentare di riparare le diverse “anomalie di sistema”.
Le mancanza di risposte concrete, anche della dirigenza locale, non aiutano ad immaginare un futuro migliore. Noi di USB abbiamo chiaro in mente che dovremo mettere in campo azioni forti per dare slancio al nostro lavoro e non dover sentire frasi come: “non possiamo andare avanti così”