Non saranno gli spray e i taser a garantire agli agenti della Polizia Locale di operare in sicurezza. La garanzia principale sarà al contrario il poter svolgere il proprio lavoro per i compiti istituzionali, con le corrette procedure e i necessari dispositivi di protezione individuale.
Gli episodi emersi a novembre a Milano di uso improprio della Polizia Locale a favore dei potenti di turno (incidente mortale in cui è stata coinvolta Alice Nobili, passato sotto silenzio per oltre un mese; uso di sei pattuglie in emergenza per il furto nell’appartamento di un dirigente del Comune) dicono invece che gli amministratori di questa città vogliono qualcosa di completamente diverso.
A tal fine in Comune saranno certamente ben lieti di approfittare di una fresca circolare del Ministero dell’Interno (Ufficio II, Ordine e Sicurezza Pubblici, circolare n. 11013/110 (1) del 20 novembre 2018), che legittima l’uso improprio degli agenti della Polizia Locale, trasformati in forza al servizio degli obiettivi e degli interessi della politica invece che al servizio dei cittadini.
La circolare di Salvini amplia nei fatti quei decreti Minniti che, ricordiamo per inciso, soltanto l’Unione Sindacale di Base ha contestato. La Polizia Locale viene snaturata in massa di manovra per l’ordine e la sicurezza, subordinata alle esigenze dei prefetti e delle forze dell’ordine. E il suo impiego nel controllo del territorio sarà deciso attraverso una circolare del Capo della Polizia.
Noi abbiamo le idee chiare: diciamo che sì, la Polizia Locale deve essere vicina ai cittadini, ma rifiutiamo la logica securitaria dell’emergenza perenne, utile soltanto a creare un clima ostile e di invivibilità per i più deboli, i non garantiti e gli ultimi.
Tutti i dati statistici, compresi quelli del Ministero dell’Interno, indicano a Milano, come nel resto d’Italia, un calo dei reati predatori e una crescita di quelli finanziari e di mafia, guarda caso proprio la tipologia che riguarda più da vicino politici e affaristi di ogni risma. È evidente e scoperto il progetto di creare paura sociale per poi presentarsi con il rimedio pronto al solo fine di distrarre i cittadini dai veri problemi. Non fa eccezione Palazzo Marino. Su cosa sia e cosa debba essere la Polizia Locale grandi sono peraltro le differenze tra USB e le altre organizzazioni sindacali.
Chiediamo da tempo al sindaco Sala e alla sua Amministrazione di dare una risposta alle questioni di sostanza e a quelle di dignità. Ribadiamo qui i punti qualificanti delle nostre richieste:
- ferma opposizione all’uso improprio di pattuglie della Polizia Locale
- assistenza legale per gli agenti e gli ufficiali, spesso costretti a indebitarsi per difendersi da azioni legali intentate contro di loro a seguito del loro operato
- sblocco del turn-over per consentire un piano di nuove assunzioni confacente alle reali esigenze di una città in cui l’età media del personale di P.L. supera i 50 anni
- reintegro delle cifre per il fondo 208, di fatto ridotto dall’amministrazione
- varo di procedure operative chiare da parte del Comando, per evitare di costringere i lavoratori all’improvvisazione nella gestione dei servizi affidati (TSO, accompagnamenti etc)
- adozione di un maggior numero di veicoli dotati di cellula posteriore per il trasporto di persone in stato di arresto o di fermo e obbligatorietà della sanificazione di ogni pattuglia convenzionale dopo il trasporto di persone con problemi medici o di igiene
- stop al sistema clientelare dei trasferimenti interni, per i quali non esistono protocolli trasparenti, e diffusione dei bandi a tutti gli appartenenti alla P.L.
- no all’introduzione del badge, che non solo complica lo svolgimento dei servizi serali, notturni, straordinari e la gestione di permessi, ma serve solo a nascondere, dietro lo slogan dell’”amministrazione attenta alla trasparenza”, le questioni di sostanza presenti nel lavoro degli agenti di P.L.
QUESTIONI DI DIGNITÀ E QUESTIONI DI SOSTANZA PER QUESTO USB PROCLAMA LO SCIOPERO DEGLI AGENTI DELLA POLIZIA LOCALE
IL 7 DICEMBRE PER L’INTERA GIORNATA E IL BLOCCO DEGLI STRAORDINARI DAL 4 AL 9 DICEMBRE
L’amministrazione a sciopero proclamato ha pensato di invocare l’accordo “grandi eventi” (che USB non aveva sottoscritto, al contrario di tutte le altre sigle, criticandolo pesantemente in quanto veniva monetizzato il necessario riposo degli agenti) per tentare di inficiare le iniziative di lotta.
USB non arretra, conferma lo sciopero e il blocco degli straordinari e continua a lottare per una Polizia Locale al servizio esclusivo dei cittadini.
Unione Sindacale di Base Polizia Locale Milano