Si è tenuta sabato 13 03 2010, dalle ore 10,00, presso la sede della Federazione RdB di corso Marconi 34 a Torino un’ affollatissima e partecipata assemblea del personale assistente educativo precario e di ruolo in servizio presso asili e scuole materne comunali.
Dagli interventi, talvolta giustamente esasperati, dei lavoratori è emersa una precisa volontà di lotta di questo personale, da anni in servizio, preparato e qualificato, che secondo la volontà di dirigenti e amministratori dovrebbe essere licenziato il 31 marzo 2010.
Il Comune di Torino taglia sui servizi, aumenta le tariffe, ricorre ad una privatizzazione massiccia con gravi ripercussioni sulla qualità e sull’occupazione. Per altro alcune cooperative hanno già cominciato a fare i colloqui preliminari dichiarando riduzioni di orario e di salari.
Questo in concreto vuol dire che, a parità di numero di bambini, ci sarà meno personale,peggio pagato e magari non opportunamente qualificato visto che sempre il Comune non ha preteso la clausola di garanzia di assunzione diretta del personale che già opera negli asili, e che è, quindi, ad esclusiva discrezionalità della cooperativa scegliere il personale da impiegare che più gli conviene.
Si procederà quindi ad una privatizzazione selvaggia tramite gare d’appalto.
Per l’immediato è stato deciso di tenere un presidio lunedì 15 marzo 2010 dalle 16,00 di fronte al comune in occasione della settimanale riunione di Consiglio, nel corso della quale i lavoratori ed i genitore uniti chiederanno di essere ascoltati dalle istituzioni, per esprimere rabbia ma anche proposte operative.
La RdB - PI chiede al Comune di non esternalizzare il servizio, mantenere gli attuali livelli occupazionali e prevedere un piano di stabilizzazione dei lavoratori, sia esso già dipendente a tempo determinato che assunto esternamente (tramite interinali, cooperative, ecc.). Inoltre è stata messa in luce una contraddizione con quanto si vorrebbe far credere (solo per scopi elettorali e di facciata?!) tramite convegni come quello del Lingotto che si tiene in questi giorni proprio intitolato “Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia” quando bambini e genitori di fatto non sono al centro delle scelte politiche. Infine si è deciso di coinvolgere genitori, personale, parte dei dirigenti scolastici più coraggiosi per manifestare la propria contrarietà agli Assessori coinvolti.